Il Tribunale di Sciacca ha emesso sentenza di assoluzione in un processo che vedeva imputati per quest’ipotesi di reato il dirigente del Comune di Sciacca Aldo Misuraca, il custode del cimitero, Danilo Carrubba, e un ex dipendente comunale, Accursio Amato.
La notizia è riportata sul Giornale di Sicilia, qualche giorno or sono.
Si tratta di una vicenda di dieci anni fa, che riguarda la realizzazione di un’edicola funeraria per la quale, secondo l’accusa, non ci sarebbero stati i permessi e le autorizzazioni necessarie.
Nel processo c’erano anche altri imputati come Filippo Santannera, titolare di un’agenzia di onoranze funebri, al quale veniva contestato il reato edilizio per l’occupazione di uno spazio di servizio-passaggio fra due cappelle. E per lui il tribunale ha disposto il non doversi procedere per sopravvenuta prescrizione.
Sempre per reato edilizio era imputata Rosalia Saverino, per l’edicola funeraria, e anche per la donna reato prescritto.
Non doversi procedere per sopravvenuta prescrizione anche per un Lsu del Comune, Giuseppe Napoli. La vicenda che riguarda quest’ultimo è sganciata dalla parte principale del processo.