Da un’ormai remota era digitale, una strana entità informatica si aggira in rete… chi o cosa è www.funerali.org?
Non senza qualche esagerazione stilistica, sarà forse il nuovo…digesto funerario italiano, in esclusiva su… un normale sito? Un portale? Uno sportello on line? Un Magazine?
Insomma il brand: “funerali.org”…e facciamo prima, è un fenomeno interessante, data la sua essenza atipica, nel panorama dell’informazione italiana specializzata in campo funerario!
Se funerali.org è visto e fruito come una sorta di: “Dizionario giuridico on line della polizia mortuaria”, l’obiettivo per noi è raggiunto quanto almeno a legittimazione a prender posizione su questioni di diritto funerario e ad autorevolezza percepita dal pubblico.
Sotto il profilo morale siamo contenti del risultato complessivo, certamente, ed anche della personale performance degli attuali redattori, sino ad oggi…almeno.
Opinione personalissima: c’è moltissimo – forse troppo – materiale online consultabile free…ma di natura tendenziosa o incompleta.
Questo sito (di fatto è tale) nasce “libero”, e non tradisce certo la sua origine, così con un po’ di pazienza lo stesso utente medio riesce a reperire ogni genere di dato o approfondimento tecnico-amministrativo in perfetta autonomia, senza dover per forza scrivere alla redazione stessa.
Per farsi e costruirsi una certa cultura funeraria (di sapere pratico-operativo) adesso basta seguire una road map ideale e navigare tra le pagine, con un filo conduttore.
A volte ci piacerebbe proporre dei percorsi ragionati di vagabondaggio funerario nelle “stanze” di questa notevole opera editoriale, una sorta di read list , ognuno – se ben guidato, specie all’inizio della ricerca – è potenzialmente libero di attingere al know wow disponibile, senza nessun aggravio ulteriore (tempo, in primis, e poi non escluderemmo l’elemento della praticità dello strumento informatico, accessibile a moltissimi, oggi giorno, si sa, le comodità… costano).
In attesa di novelle legislative di rilievo (si sa più niente del famoso P.d.L. Vaccari 2?), ci siamo dedicati ad un’oculata e certosina ricapitolazione di tutto il materiale offerto in questi anni (pensando, magari, ad una idea per valorizzare determinati artt., spesso assenti dalle prime posizioni della nostra quotidiana hit parade in home page, preziosissima per sentire il polso della situazione ed apprezzare meglio i desiderata dei lettori.
Da quale angolazione, ad esempio, affrontare un caso particolarmente emblematico, o come risolvere una questione particolare, muovendo da una prospettiva didascalica?
Sempre per massimizzare economicità ed efficacia nella navigazione con minimi interventi mirati abbiamo conferito maggior sistematicità a tutto il lavoro sviluppato dalla redazione in questi quasi anni 20 di presenza sul web del marchio “Funerali.org”.
Non un restyling di facciata, ma una profonda revisione nella disposizione dei diversi argomenti, anche visiva, esposti entro la loro logica architettura.
Due le grandi modifiche invisibili, ma tutte di sostanza:
- La politica editoriale del c.d. impropriamente Testi Unici; ossia articoli tematici di ampio respiro giuridico, periodicamente revisionati, in cui trattare i fondamentali istituti del diritto funerario, per una prima comprensione del problema “polizia mortuaria” nell’ordinamento italiano.
- Un uso più marcato dell’opportunità fornita dall’ipertesto, ovvero tutti i titoli più importanti (e quelli più cliccati in funzioni apripista) sono tra loro intrecciati attraverso appositi link inseriti nelle righe di testo. Così tra rimandi e simmetrie molto intuitive il lettore potrà meglio orientarsi, tra i vari tasselli di questo mosaico.
Ci siamo accorti di come molte introduzioni alle pagine specifiche cui il grafico stilizzato “(cliccare su “Approfondimenti”) direttamente rimanda, per una primo contatto con la materia funeraria, declinata per grandi argomenti generali abbisognasse di un certo ammodernamento, vuoi perché le norme di fondo sono cambiate, vuoi perché si tratta, comunque di materiale datato e molto risalente, poiché ereditato addirittura dal progetto prototipo dicrematori.org, la cui struttura è stata assorbita con l’unificazione dei 3 siti di Euro.act Web, lo storico euroact.net, appunto crematori.org ed infine il definitivo funerali.org, un marchio, a quanto pare, sinonimo di qualità e solidità nel tempo.
In un quadro di mercato con remunerazione del lavoro profuso, funerali.org è, in uno slogan bislacco, “know-how funerario a portata di click”…allo stato puro.
Software umano per menti (si spera pensanti!”) degli operatori addetti al post mortem.
Alla fine – ci perdonerete l’empietà del linguaggio da bar ma…”vendiamo” sapere, conoscenza per il circuito della polizia mortuaria.
Il metodo per porre a disposizione dell’utente queste competenze sviluppate dalla redazione tutta è multiforme: seminari on line, soluzione “al volo” o quasi di quesiti alle volte pressoché impossibili, informazione continua attraverso il blog, banche dati, archivio…
Tecnicamente è un sito, niente di più; secondo noi almeno, che ci lavoriamo sempre però, funerali.org è un po’ di più. È un magazine online tipicamente di servizio (Lo spirto de “ISF” aleggia sempre)è un quaderno tecnico-amministrativo, con pregevoli chiose giuridiche, sempre in evoluzione sul settore funerario.
Servigi di secondo grado al comparto funerario, che già di per sé stesso sarebbe attività complessa di servizio.
Rileviamo, con rammarico, come ci sia una solida base di lettori affezionati, habitué delle rubriche più culte e dotte, ma sono ancora pochi.
È un po’ il nocciolo formatosi attorno a funerali.org (per intenderci quelli che invece di sfogliare i necrologi sulla cronaca locale, durante le ore di ufficio aprono sul proprio browser il quotidiano di informazione funeraria seria e si aggiornano); sono i fans più fedeli e sfegatati, gli stessi probabilmente dell’abbonamento al sito o dell’iscrizione ai corsi e seminari…).
Sono una sparuta minoranza, è una triste constatazione, non so se sia conveniente lavorare su numeri così piccoli. Funerali.org piacerà anche alla gente, specie a quella non pagante, ma non sfonda tra i fruitori abituali e potenzialmente paganti.
Il limite per adesso insormontabile sembra proprio questo.
Certo, quest’esperienza registra numeri notevolissimi, quanto a flusso pulito di visitatori, con una buona tendenza a crescere ancora negli indici di ascolto.
Ecco, allora, la grande scommessa (investimento, anche, e soprattutto economico!) : vorremmo, in un rapporto diretto di problem solving, prenderci maggiormente cura del nostro potenziale utente, in uno spirito prettamente di servizio verso tutti gli operatori del post mortem.
“Farsi tutto a tutti”, come direbbe San Paolo Apostolo, insomma.