Tirano (SO): la Corte dei Conti contesta il pagamento di manifesti funebri per ex assessori effettuato con soldi pubblici

Per i giudici contabili una spesa totale di 140 euro di manifesti funebri per ricordare due figure politiche importanti per la cittadina valtellinese con soldi pubblici si configura come danno erariale.
È necessaria una colletta interna per sostenere le spese, anche se i manifesti ricordano personalità politiche locali importanti. Così il Comune di Tirano è stato ammonito dalla Corte dei Conti per aver partecipato al lutto per la scomparsa di due ex assessori con la spesa: 70 euro l’uno.
Il sindaco del Comune valtellinese al confine con la Svizzera, Franco Spada ha sottolineato che sarà ora necessario cambiare il regolamento comunale, che inseriva i manifesti funebri tra le spese di rappresentanza, con norma approvata nel 2007 ed utilizzata solo in questo caso.
In occasione di persone legate al Comune, come ex dipendenti o famigliari, si è infatti sempre usato il sistema della colletta, che adesso torna a essere l’unico valido.
La Corte dei Conti si è limitata ad ammonire – senza sanzioni – il Comune di Tirano ricordando che “le spese di rappresentanza sono finalizzate ad approntare vantaggi che l’ente trae dall’essere conosciuto, quindi non possono risolversi in mere liberalità”.

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