Studio inglese solleva dubbi sulle aspettative di vita dei contagiati da Covid-19

Da uno studio effettuato dall’Università di Leicester, con il contributo dell’Ufficio delle statistiche nazionali inglese, è emersa la possibilità di un aggravamento del bilancio dei morti per Covid, in una finestra temporale posteriore più ampia, finora poco considerata.
Le aspettative di vita di coloro, che hanno contratto il Covid-19 pur raggiungendo la guarigione, parrebbero abbassarsi notevolmente. La ricerca mostra che un terzo di tali persone, entro i cinque mesi successivi dalla guarigione, sarebbero stati ricoverati in ospedale per altre complicanze.
Uno su otto dei pazienti è, inoltre, deceduto entro questo periodo, per successive complicazioni.
Questo significherebbe che anche lo stesso bilancio delle vittime risulterebbe falsato, rispetto a quanto evidenziato ad oggi, considerando che, attualmente, vengono conteggiati soltanto i morti entro un mese dalla positività.
I guariti, sostanzialmente, avrebbero una possibilità di ammalarsi quasi quattro volte superiore rispetto a coloro, che non avevano mai contratto il virus.
Le cause più frequenti di ricovero per tali persone sono risultate da problemi cardiaci, problemi al fegato, problemi ai reni e dall’insorgenza del diabete.

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