L’Osservatorio Enti Pubblici e Società partecipate del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), ha pubblicato il documento “Strumenti finanziari quotati diversi dalle azioni ed esenzione dal TUSP”, riguardante la sorte delle società a partecipazione pubblica che, ai sensi e per gli effetti del TUSP, sono considerate “quotate” in ragione della quotazione di strumenti finanziari diversi dalle azioni.
Stando alla legge, la riconducibilità di tali società al perimetro delle “società quotate” (e, di riflesso, la loro esenzione dal TUSP stesso, ai sensi del relativo articolo 1, comma 5) è chiaramente ancorata al perfezionamento della quotazione entro una circoscritta finestra temporale che si è chiusa, al più tardi, un anno dopo l’entrata in vigore del TUSP (da ciò risultando una marcata differenza di trattamento rispetto alle società emittenti strumenti azionari che il TUSP considera “quotate” per effetto ed in coincidenza della quotazione, in qualunque tempo intervenuta).
Secondo quanto si afferma nel documento, il problema prospettato non è di poco conto, considerato che ad ormai sette anni dall’entrata in vigore del TUSP per diverse società quotate tale scadenza è ormai prossima.
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