La Procura di Trapani ha portato a termine un’indagine, emettendo una misura cautelare di arresti domiciliari per tre persone, con l’accusa di avere falsificato i dati Covid, per scongiurare che la Sicilia finisse in zona rossa lo scorso anno.
Dalle intercettazioni sono emersi centottanta decessi, nascosti nel 2020 e comunicati nel 2021 all’Istituto superiore della Sanità, da parte del Dasoe – Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico – e dell’assessorato regionale alla Salute.
Secondo il provvedimento del gip, le persone coinvolte avrebbero aumentato i decessi in questi ultimi mesi, comunicando ad esempio il numero di +15 in luogo di + 4, per recuperare il dato relativo a +180 morti del periodo marzo-aprile 2020, mai trasmesso prima.
Il Nas, che conduce le indagini, ha riscontrato almeno 40 comunicazioni di dati falsi inviate all’ISS.