Da dieci anni un uomo dalla identità ignota fa stampare veri manifesti funebri per falsi morti, personaggi inventati, collegati solo dal cognome: Maresca. Sembra una burla, ma potrebbe essere anche altro: nel 1948 a Guglionesi un Maresca è morto davvero, “ammazzato di botte dai gendarmi” come raccontano gli anziani. E ora non è escluso che sia un nipote l’artefice dei manifesti fatti affiggere sui muri, uno all’anno. I dipendenti dell’Ufficio Anagrafe hanno ricostruito un pezzo alla volta una vicenda che somiglia a un giallo tra passato e presente.