L’ANCI insiste per ottenere la revisione del patto di stabilità interno

Il Consiglio nazionale dell’Anci, riunitosi il 23 settembre 2010 a Riccione a margine del Convegno nazionale dei piccoli Comuni, ha approvato un ordine del giorno con il quale si chiede al governo “l’immediata riapertura del tavolo di confronto con i Comuni sulla revisione del Patto di stabilità e sugli effetti della manovra sul versante delle entrate comunali”.

Le motivazioni dell’odg sono state spiegate dal presidente Sergio Chiamparino, il quale ha ricordato che “è un accordo con il governo risalente allo scorso 9 luglio a prevedere l’apertura di questo nuovo confronto”. Le richieste dell’Anci sono innanzitutto “l’applicazione immediata del federalismo municipale, corredata da dati certi sui suoi effetti”. L’Associazione chiede anche una verifica per l’eventuale revisione dei tagli ai trasferimenti per il 2011 e il 2012. Sul tavolo del confronto c’è infine la possibilità per i Comuni di utilizzare parte dei residui passivi disponibili nelle casse dell’amministrazione ma bloccati dal patto di stabilità: “Lo sblocco di una parte di questi fondi è fondamentale – spiega Chiamparino – per consentire ai Comuni di non sforare il Patto di stabilità interno”. Proprio la modifica del Patto è l’ulteriore richiesta dell’Anci al governo in questa fase di confronto: “E’ un passaggio politico minimo – afferma Chiamparino – per consentirci di reggere la manovra”.
L’ordine del giorno dà mandato inoltre al Presidente di “subordinare l’espressione dell’intesa in sede di Conferenza Unificata all’accoglimento di tali richieste”. Si apprende, inoltre, che l’Ufficio di Presidenza Anci è stato convocato per giovedì 30 settembre a Roma presso la sede dell’Anci (Sala Presidenza, Via dei Prefetti 46). L’inizio dei lavori è previsto per le ore 11.00. All’ordine del giorno l’approvazione della manovra e il federalismo fiscale.

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