Il sindaco di Saint-Gervais, borgo francese ai piedi del Monte Bianco, ha proposto una caparra di 15mila euro per scoraggiare chi vuole salire la vetta.
Il deposito servirebbe ad anticipare “i costi per salvarli e seppellirli”, ovvero 10mila euro per il costo medio di un salvataggio, più 5mila euro per eventuali spese funerarie.
Il sindaco trova inaccettabile che tali costi vengano a gravare sul contribuente francese; quindi, dopo aver lanciato diversi appelli ai visitatori, per dissuaderli dall’arrampicarsi sulla montagna attraverso la cosiddetta via Goûter, ha deciso di provare con tale soluzione.
In effetti anche le guide locali hanno sospeso a metà luglio le loro attività lungo il percorso, abitualmente accessibile agli scalatori di qualsiasi livello, a causa di una forte caduta di massi.
Il sindaco dell’altro versante Roberto Rota, di Courmayeur, ha invece dichiarato di non avere intenzione di limitarne l’accesso, trovando surreale chiedere una cauzione per salire in cima.
Gli incidenti indubbiamente sono in costante aumento ed hanno costi altissimi, di tipo sanitario e per i mezzi di trasporto necessari, costi che restano sempre a carico di tutti i contribuenti.
La querelle pare destinata a continuare.