“L’Anci esprime un giudizio fortemente negativo sulla manovra finanziaria del Governo che nel confronto con i Comuni si è dimostrato scarsamente affidabile avendo raddoppiato nel giro di due giorni le cifre dei tagli che erano state concordate”. E’ netto il giudizio del presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, ha espreso ieri nel corso dell’audizione in Commissione Bilancio del Senato dove l’Anci è stata sentita in serata sulla manovra finanziaria.
“I sacrifici chiesti ai Comuni – ha detto Chiamparino – sono insostenibili e inaccettabili perché ricadranno sui servizi che i sindaci devono ai cittadini”. Per Chiamparino non sono solo i tagli ai Comuni a preoccupare, ma anche quelli che subiranno gli altri Enti locali “perché i grandi sacrifici chiesti a Regioni e Province ricadranno per ultimi proprio su di noi. Non chiediamo di rivedere i saldi della manovra – precisa Chiamparino – ma una redistribuzione che alleggerisca il carico sul comparto Enti locali, andando invece ad intervenire sull’evasione fiscale e sulle spese di altri comparti della Pubblica amministrazione, come i Ministeri”.
Le richieste di fondo, secondo il presidente dell’Anci, sono: “Ridurre la manovra alle cifre iniziali quindi 800 milioni per il 2010 e 1200 per il 2011. Disponibilità esplicita e concreta ad una revisione del Patto di stabilità interno allargandone la flessibilità, perché con i vincoli attuali il margine di sforamento dei residui passivi scende allo 0,8% sensibilmente meno del già risicato 4% del 2009. Terzo – Conclude Chiamparino – declinare il coinvolgimento dell’Agenzia del Territorio per il recupero dell’evasione fiscale in un’ottica meno centralista altrimenti si rischia di vedere i Comuni privati delle proprie prerogative e competenze”.
Di seguito si può scaricare il documento consegnato dall’ANCI nell’audizione (32 pagine)