Volontariato minacciato a Reggio Calabria

I volontari della Confraternita Misericordia di Reggio Calabria che operano in ospedale ed in altre strutture sanitarie ”vengono sottoposti a minacce ed atti intimidatori da parte di altre associazioni e dipendenti di agenzie funebri”. E’ quanto sostiene il coordinatore delle Misericordie della Calabria, Leonardo Sacco, in una lettera inviata al prefetto di Reggio, Francesco Musolino. Sacco, che ha chiesto d’incontrare il prefetto Musolino, sostiene che ”il clima di paura che ormai da tempo si e’ creato nell’ambito della gestione di servizi che i volontari della Misericordia reggina svolgono presso gli Ospedali Riuniti di Reggio e al Suem 118 non consente loro di operare in condizioni di sicurezza tali da poter portare a termine nello spirito del volontariato, le attivita’ preposte a seguito di convenzioni regolarmente ottenute con gli Enti. I volontari di Reggio si ritrovano quotidianamente ad essere non solo minacciati e aggrediti, ma ostacolati continuamente nella loro opera con azioni che tendono a destabilizzare l’immagine della confraternita, sostituendosi alla stessa nell’effettuazione di interventi gia’ concordati con la popolazione”. Sacco ha riferito che sottoporra’ la situazione all’attenzione del Consiglio di Presidenza delle Misericordie ”in quanto – ha detto – una delle missioni che il nostro movimento porta avanti e’ proprio quella di ostacolare e combattere l’illegalita’ in tutte le sue forme”.

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