Veglia funebre che finisce a calci e pugni

Una lite con calci e pugni tra zio e nipote è avvenuta a Ragusa, nella camera ardente del nonno defunto, a pochi metri dalla salma. Un operaio 22enne, C.L., che si era recato per la veglia funebre del congiunto defunto, nell’abitazione dello zio paterno, è venuto alle mani con quest’ultimo, pare anche per questioni ereditarie (ma i rancori covavano da tempo). Lo zio 60enne, caduto malamente per terra, ha riportato lesioni agli arti e lo slogamento del polso. L’uomo ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso, che lo hanno medicato con una prognosi di tre giorni. Il 60enne non ha ritenuto di perdonare l’iracondo nipote, recandosi alla vicina caserma dei Carabinieri per sporgere denuncia. E l’operaio ha rimediato quindi una denuncia per lesioni personali. La notizia della veglia funebre con le botte si era subito diffusa a macchia d’olio nel popoloso quartiere d’Oriente a Ragusa, in larga parte abitato da persone anziane.

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