Un sacerdote arrestato per estorsione: chiedeva 100 euro per un funerale

Pretendeva cento euro per celebrare un funerale.
Una “tassa” illecita, che ha portato all’arresto di don Vincenzo Cafra, parroco della chiesa Madre di Sortino, in provincia di Siracusa.
Il sacerdote, arrestato in flagranza di reato, è accusato di estorsione, in quanto, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe preteso il denaro stabilendo una tariffa per tutti i “servizi” da lui offerti.
Le indagini sono scattate dopo una denuncia in cui veniva contestata questa prassi di lasciare una “offerta POCO libera”.
I militari hanno così deciso di mettere alla prova il religioso con l’aiuto di un complice, che si è presentato dal parroco per chiedere informazioni sull’organizzazione di un rito funebre.
I carabinieri sono intervenuti nel momento in cui stava avvenendo il passaggio dei soldi tra il sacerdote e il complice delle forze dell’ordine, cogliendolo in flagrante.

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2 thoughts on “Un sacerdote arrestato per estorsione: chiedeva 100 euro per un funerale

  1. X Giuseppe, un Tale, di cui narrano i Vangeli, scacciò i mercanti dal tempio e pare abbia detto a Suoi discepoli: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Quanto poi alla simonia si potrebbe soggiungere come il commercio di cose sacre sia un grave PECCATO almeno per le leggi canoniche. poi il problema vendita delle indulgenze c’è chi ha proclamato lo scisma della Riforma.
    Ci crediate o meno; sulla seconda parte della Suo j’accuse mi viene in mente che gli odiati Comuni sono corpi amministrativi a rilevanza politica poichè elettivi. Detto altrimenti: basta cambiare partito per ingenerare un bel ribaltone in Comune magari proprio sulla sproporzione di certi diritti fissi che di fatto hanno – almeno nella percezione comune -sostituito il vecchio e decaduto diritto di privativa. Io – giuro che voto da 29 anni – ma in nessuna campagna elettorale cittadini ho mani sentito un discorso serio e ponderato sulla questione dei balzelli sul morto. Tra parentesi ed in generale: Il Comune è la Legge, specie in polizia mortuaria, dove tutto il polo decisionale ed autorizzativo è di stretta pertinenza comunale. In altre parole: agendo con metodi democratici bisognerebbe farsi sentire, soprattutto in MUNICIPIO! Ruggire alla luna non serve a niente!

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