Trasporto plurimo di feretri: fermato dalla polizia stradale

Un episodio controverso ha coinvolto un mezzo funebre fermato sulla direttrice Roma-Napoli, carico di feretri provenienti da diversi luoghi e il cui trasporto doveva essere curato da più imprese funebri. L’intervento delle forze dell’ordine ha portato alla luce irregolarità legate alla gestione del trasporto funebre multiplo.
La normativa statale attuale, contenuta nel regolamento di polizia mortuaria 10 settembre 1990 n. 285, prevede:

Articolo 16
1. Il trasporto delle salme, salvo speciali disposizioni dei regolamenti comunali, è:
a) a pagamento, secondo una tariffa stabilita dall’autorità comunale quando vengono richiesti servizi o trattamenti speciali;
b) a carico del comune in ogni altro caso. Il trasporto deve essere comunque effettuato in una forma che garantisca il decoro del servizio.
2. L’unità sanitaria locale competente vigila e controlla il servizio di trasporto delle salme, ne riferisce annualmente al sindaco e gli propone i provvedimenti necessari ad assicurarne la regolarità.

Articolo 19
1. Il trasporto dei cadaveri dal luogo del decesso al deposito di osservazione, all’obitorio o al cimitero si esegue a cura del comune, in carro chiuso, sempre che non sia richiesto dagli interessati di servirsi di mezzi speciali di trasporto ai sensi dell’art. 16, comma 1, lettera a).

Articolo 20
1. I carri destinati al trasporto dei cadaveri su strada debbono essere internamente rivestiti di lamiera metallica o di altro materiale impermeabile facilmente lavabile o disinfettabile.
2. Detti carri possono essere posti in servizio da parte dei comuni e dei privati solo dopo che siano stati riconosciuti idonei dalle unità sanitarie locali competenti, che devono controllarne almeno una volta all’anno lo stato di manutenzione.
3. Un apposito registro, dal quale risulti la dichiarazione di idoneità, deve essere conservato sul carro in ogni suo trasferimento per essere, a richiesta, esibito agli organi di vigilanza.

Articolo 23
1. L’incaricato del trasporto di un cadavere deve essere munito di apposita autorizzazione del sindaco, la quale deve essere consegnata al custode del cimitero.

Secondo indiscrezioni riportate dal sito www.ilfaroonline.it, “le agenzie coinvolte sono state multate per migliaia di euro, anche se non sono stati divulgati i nomi delle imprese né il numero esatto di salme trasportate irregolarmente. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla regolamentazione del settore.”
“La vicenda evidenzia l’urgenza di norme più rigorose e di controlli più stringenti per garantire il rispetto delle leggi e dei valori fondamentali del servizio funebre. Eventi come questo rischiano di compromettere la fiducia nel settore, danneggiando l’immagine non solo delle imprese coinvolte ma dell’intera categoria.”

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