Il titolo è tratto dal servizio apparso il 8/6/2007 sul Corriere del Veneto, appendice “regionale” del Corriere della Sera. Il servizio segnala l’iniziativa di un’impresa di onoranze funebri che ha fatto ricorso all’affissione di manifesti (diffusi nella parte occidentale della provincia di Vicenza e in parte della provincia di verona) in cui si invitano i familiari a diffidare dalle segnalazioni nelle struttuere mortuarie e da quanti si presentino direttamente all’abitazione, poco dopo il decesso, per proporre l’effettuazione dei servizi funebri. L’impresa di onoranze funebri promotrice afferma di avere voluto mettere in guardia i cittadini dal malcostume delle segnalazioni che dai luoghi di decesso (in genere, strutture sanitarie o case di riposo) arrivano “tempestivamente” a questa o quella impresa di onoranze funebri (prassi per cui è stao coniato, da tempo, il termine di “sciacallaggio”). L’iniziativa e’ importante venendo dal medesimo “ambiente” e suggerisce come anche nel settore stiano maturando comportamenti che vogliono superarlo, portando, come dovrebbe essere, la concorrenza sul piano della qualità e dei prezzi sul servizio, anziché sulla “caccia a morto” (che, oltretutto, genera costi aggiuntivi, oltre che illeciti).