Sul finire dell’anno 2010, a Terracina, dopo l’episodio dell’attentato incendiario ad auto di un aimpresa funebre è stata la volta della rottura di una vetrina de un’altra impresa funebre, la AROF, oggetto di lancio di grossi sassi. Difficile non ipotizzare un nesso tra i due gesti intimidatori, anche se i soci della AROF giurano e spergiurano agli inquirenti di non avere mai avuto minacce.