Le Confraternite di Sulmona sono state citate in giudizio da una locale impresa di onoranze funebri, che ha chiesto, con provvedimento di urgenza, di sospendere la doppia attività – funebre e cimiteriale – condotta dalle stesse, per presunta concorrenza sleale.
L’agenzia funebre ritiene di essere stata danneggiata, nel proprio ambito operativo, da un soggetto, che – di fatto – riveste un duplice ruolo di gestore dei servizi cimiteriali e dei servizi funebri, vietato fin dal 2012 da specifica legge regionale.
Il giudice del tribunale di Sulmona ha riconosciuto che l’attività delle Confraternite non rispetta quanto previsto dalla normativa regionale e che nelle opportune sedi del giudizio ordinario si potrà, in seconda battuta, quantificare la portata dell’eventuale risarcimento.
In assenza dell’opera concorrenziale effettuata dalle Confraternite, la quota di mercato, da queste occupata in ambito funebre, sarebbe infatti stata appannaggio di altri operatori economici, quali l’impresa funebre che ha promosso il ricorso in giudizio.