Sstorsione ad agenzia funebre: 4 arresti a Rende (CS)

I carabinieri della Compagnia di Rende (Cosenza) hanno arrestato quattro persone accusate di estorsione con metodo mafioso a un’agenzia funebre. Le indagini si sono svolte in pochi giorni. Gli estorsori avevano richiesto diecimila euro, i militari dell’Arma hanno interrotto la consegna della prima tranche di cinquemila euro. I particolari dell’operazione sono contenuti nel comunicato stampa (in perfetto carabinierese …) che si riporta di seguito:

In data 6 aprile 2013, due contitolari di un’agenzia funebre in San Pietro in Guarano riferivano al Comandante di Stazione di subire richieste estorsive da PIATTELLO Enzo, cl. 64, residente a San Pietro in Guarano, già Sorvegliato Speciale ;CONFORTI Carmine, cl. 70 ,residente a S.Fili, pregiudicato, titolare di un’agenzia funebre in San Fili, ed un altro soggetto di Cosenza, durante le indagini identificato in BEVILACQUA Francesco, cl. 56, ivi residente, già Sorvegliato Speciale. Veniva avviata un’indagine congiunta della Stazione di San Pietro in Guarano con il N.O.R. – Aliquota Operativa di Rende. In data 7 aprile 2013, le due vittime sporgevano formale denuncia. A febbraio, PIATTELLO Enzo si presentava come referente per San Pietro in Guarano e come intermediario di CONFORTI e BEVILACQUA, referente per la criminalità organizzata di Cosenza, che asserivano di essere stati coinvolti per compiere intimidazioni ad altra agenzia funebre concorrente della MAGNELLI non ancora poste in essere e volevano 5.000 euro per il solo fatto di essere stati coinvolti. In data 26 marzo 2013, fuori al deposito della Agenzia MAGNELLI, venivano rinvenute 3 cartucce inesplose cal. 9X21 e nella stessa data PIATTELLO chiedeva se avessero ricevuto il messaggio ed all’ennesimo rifiuto ribadiva la richiesta estorsiva che affermava provenire da “quello che comanda a Cosenza”. In data 05/04/13, avveniva un incontro tra il BOSCHELLI, CASSANO, CONFORTI e BEVILACQUA, all’interno di un bar in San Pietro in Guarano, con richiesta estorsiva di euro 10.000 e la minaccia del Bevilacqua: “Se chiudi, devi chiudere! Se no, ti fanno chiudere! Altrimenti, quello che vendi… ti ci chiudono dentro”. Il CONFORTI ribadiva: “Ti manda a dire Cosenza che devi pagare”.
In data 09/04/13, il PIATTELLO riferiva che grazie alla sua intercessione la somma pretesa era nuovamente di soli 5.000 euro. In data 11/04/13, il CONFORTI riconfermava che la somma richiesta era di 10.000 euro. In data 12/04/13, PIATTELLO e CONFORTI chiedevano il pagamento di due tranches da 5.000 euro l’una, la prima da consegnare il 17/04/13 mattina e la seconda il lunedì successivo.
Il 17/04/13, l’incontro per la prima cessione di 5.000 euro veniva fissato in Castiglione Cosentino, C.da Ponte Crati, alle 11:00. Veniva predisposto un servizio di osservazione in abiti civili che consentiva di monitorare l’incontro tra le vittime e due soggetti che ricevevano i 5.000 euro e venivano immediatamente arrestati da personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Rende e della Stazione di San Pietro in Guarano, identificandoli in CONFORTI e CAPALBO Marco, cl. 91, residente a Donnici Inferiore. Venivano emessi immediatamente dal dott. BRUNI della D.D.A. di Catanzaro, due fermi di indiziato di delitto per estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, per PIATTELLO, rintracciato in San Pietro in Guarano dai militari della locale Stazione, via Nuova, e BEVILACQUA, rintracciato in Cosenza, da personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Rende, in collaborazione con militari delle Stazioni di Cosenza Principale e Cosenza Nord della Compagnia di Cosenza.

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