E’ stato condannato a due anni di reclusione e seimila euro di multa, dopo il patteggiamento della pena tra le parti, ed è stato rimesso in libertà l’uomo accusato di avere ferito a colpi di pistola, il 13 giugno 2011, due ventenni che lavorano nel settore delle pompe funebri. I due finirono in ospedale con prognosi comprese tra 10 e 20 giorni. Si tratta del comisano Biagio Pace, 30 anni, titolare dell’omonima agenzia di pompe funebri di Comiso (Ragusa). Il Pace dall’11 luglio 2011 si trovava ai domiciliari su provvedimento del Tribunale della Libertà di Catania, anche alla luce della decisione del Gip ibleo di fare cadere l’accusa più grave, quella di tentato omicidio. A scatenare la lite tra Pace ed i 2 ventenni sarebbe stato un problema legato ad un assegno di 900 euro che non era stato ancora possibile incassare per mancanza di fondi in banca. La pena è stata patteggiata. Pensandoci, due anni non sono tanti: non è che a qualcuno possa venire in mente di ripercorrere la stessa esperienza?