“La legge regionale di riordino del settore delle agenzie funebri affossa le piccole attività e seppellisce ogni forma di concorrenza”.
Lo affermano Paolo Truzzu e Gianni Lampis, consiglieri regionali della Sardegna di Fratelli d’Italia, che sollevano dubbi su alcuni aspetti del provvedimento, che ritengono possa essere impugnato dal Governo.
“La legge prevede che le piccole agenzie funebri, che non hanno un carro di proprietà, debbano rivolgersi obbligatoriamente ai consorzi per noleggiarne uno”, spiega Truzzu. “Peccato che i consorzi in Sardegna siano solo due, possano quindi dettare il prezzo del carro, senza concorrenza alcuna, e costringano le realtà minori a pagare la cifra imposta. Unica alternativa la chiusura dell’attività”.
“In passato, invece, le piccole società senza carro funebre, quasi tutte quelle che operano nei piccoli centri dell’Isola e che effettuavano pochi seppellimenti, lo noleggiavano dalle agenzie più strutturate, scegliendo il prezzo più conveniente”, aggiunge Lampis.
“La legge regionale rischia di creare un cartello che imponga costi fissi e troppo alti per le realtà minori e impedisce qualsiasi forma di concorrenza tra agenzie”, avvertono gli esponenti di FdI. “In Calabria, proprio per queste ragioni, una legge regionale simile è stata impugnata dal Governo. Perciò, la Sardegna dovrebbe rivedere le norme relative al noleggio dei carri funebri, prima che Roma blocchi l’intero provvedimento di riordino, atteso da anni dalle agenzie del settore”.
Stavamo aspettando la norma da anni e finalmente qualcuno si è deciso a prendere atto che eravamo l ultima Regione a non avere una legge in materia, e giusto che ci siano regole chiare per il settore, perchè gli improvvisati hanno distrutto il settore funebre, bene la legge e le regole.