Sei persone sono giunte agli ospedali di Ariano Irpino e Benevento per farsi curare ferite giudicate guaribili tra i 2 e i 15 giorni. Contingenze che hanno suscitato l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia del Tricolle che dopo accurate indagini hanno denunciato in stato di libertà i sei feriti risalendo alla dinamica degli eventi.
L’episodio si è verificato nella serata di l’altro ieri quando due gruppi di dipendenti di opposte aziende di onoranze funebri, sono arrivati allo scontro nel centralissimo Corso Vittorio Veneto a Grottaminarda (AV).
All’origine della rissa, dalle informazioni raccolte dai Carabinieri della Stazione di Grottaminarda, ci sarebbero stati dissidi legati all’affissione di manifesti funebri. Sembra infatti che i dipendenti di una ditta abbiano affisso i manifesti di un funerale sopra altri della ditta concorrente. Una ‘incomprensione’ che si è trasformata in uno scontro senza esclusione di colpi.
Il manifesto si può coprire solo se è scaduto ! Ovvero se il funerale c’è stato già !
Sicuramente non possono mettere 24 su 24 una persona a guardare i manifesti,
ma sicuramente potrebbero disciplinare la cosa.
ed io anche non conoscendi la realtà del luogo dove si è verificata la lite,
sono più che sicuro che non è disciplinato un bel niente. Tipo quando ci sono le elezioni e i vigile per strada si girano dall’ altra parte quando arrivano gli squadroni di attacchini dei politici.
saluti
Ma lascia stare…. mimmo!
Se due gruppi di persone si mettono a discutere davanti ad un manifesto funebre perché uno vorrebbe coprirlo o ha torto chi lo copre, in quanto il primo ha pagato (ad es. per 3 giorni) per la esposizione o, se sono passti i (3) giorni ha ragione chi affigge il nuovo manifesto.
Non c’entra nulla il sistema di controllo dell’Ufficio affissioni in questo caso. Cosa devono mettere 1 persona davanti ad ogni manifesto funebre per proteggerlo 24 ore su 24 da chi lo vuol eoscurare?
Direi sopratutto il mancato controllo dei preposti che mirano solo ad intascare le tasse.
saluti
Buon giorno, queste definite “incomprensioni” ma puramente concorrenza sleale, non capitano solo al sud, ma anche al nord nella prodiga brianza, comunque sia al limite si arriva ad inviare richiami e lettere, non alle mani, è sostanzialmente una differenza di cultura, di passione nel fare le cose, l’utilizzo di personale non sempre corretto ed in ultimo come sempre la totale mancanza di controlli da parte degli amministratori.