Sono stati resi noti i primi dati, periodicamente forniti dalla SunLife – una delle maggiori compagnie assicurative britanniche – sull’andamento del costo del servizio funebre medio, nel Regno Unito, ancora riferiti al periodo precedente all’avvento del Covid.
Fino ai primi mesi del 2020, come negli anni precedenti, si era verificato un aumento del costo complessivo della morte, raggiungendo il massimo storico di 9.493 sterline, con un significativo aumento del 42% dal 2007, anno in cui SunLife ha cominciato a monitorare tali costi.
Ciò andava ricondotto all’incremento del costo del funerale, inteso come media del costo di una sepoltura e di una cremazione, comprensivo delle spese delle certificazioni mediche e delle pratiche funebri e religiose di base. Tale costo, per l’anno 2019, si aggirava sulle 4.417 sterline, con un aumento del +3,4% rispetto al 2018.
Valutando, poi, anche i costi aggiuntivi di servizi molto diffusi in Gran Bretagna, quali il memoriale, il catering, il noleggio limousine, i fiori, i necrologi, ecc., tali costi erano risultati ulteriormente lievitati.
Considerando, invece, il costo medio del funerale per tipologia di destinazione, tra il 2018 ed il 2019, si era assistito ad un aumento del +3,7% per la sepoltura e di un +3% per la cremazione. La sola cremazione diretta (cioè senza servizio funebre) aveva invece riscontrato un calo del -5% nei costi.
Nell’ultimo decennio, il costo medio di una sepoltura di base risultava complessivamente aumentato del 65%, mentre quello di una cremazione di base del 58%.
Un altro dato significativo del rapporto ha mostrato come il 63% delle persone intervistate avesse pensato alla previdenza funeraria per il proprio funerale, anche se, solo il 64% delle stesse, aveva in realtà messo da parte una somma sufficiente a coprire l’intero funerale.
Il dato ha avuto conferma nei primi mesi del 2020, quando è emerso che ben il 69% delle famiglie ha dovuto pagare, in parte o tutti, i funerali dei propri congiunti.
Sarà ora interessante verificare – nei prossimi mesi – la portata della pandemia da Coronavirus su questi dati, in rapporto al considerevole ridimensionamento dei servizi funebri, dovuto alle limitazioni normative previste per arginare i contagi.