Racket del caro estinto a Modica. Si indaga

C’è un’indagine in corso della procura di Ragusa su presunti atteggiamenti concorrenziali scorretti che ruoterebbero attorno all’ospedale “Maggiore” di Modica per quanto riguarda l’accaparramento di funerali da parte di agenzie di onoranze funebri operanti sul territorio. Da parecchi mesi, se non addirittura da qualche anno, certi operatori sanitari o parasanitari “compiacenti” telefonerebbero ai dipendenti delle agenzie di onoranze funebri presenti nel “giro” per comunicare con sorprendente velocità il decesso in ospedale di questo o quel paziente. Stando ai pochi particolari trapelati dalle indagini, gli operatori dell’ospedale che avviserebbero le agenzie di onoranze funebri di riferimento sui decessi dei pazienti, riceverebbero delle laute “mance” per il favore reso. Di tutta questa vicenda sarebbe stato del tutto all’oscuro il direttore sanitario dell’ospedale “Maggiore”, che sarebbe già stato sentito dagli inquirenti, assieme ad altre persone, nell’ambito delle indagini in corso per far luce sulla vicenda. Nessun nome risulterebbe ancora iscritto del registro degli indagati. I sospetti degli investigatori vertono in particolare su infermieri, parasanitari e autisti delle ambulanze, oltre ovviamente a qualche impresario funebre della zona. Le indagini sarebbero scattate qualche settimana fa a seguito di una denuncia giunta in procura da parte del titolare di una delle agenzie di onoranze funebri danneggiata da queste circostanze.

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  1. Cinque dozzine le persone indagate in quella che a questo punto e’ la maxi inchiesta sul “Caro estinto” all’ospedale “Maggiore” . Sarebbero infatti circa sessante le persone iscritte nel registro degli indagati della Procura della Repubblica nell’inchiesta condotta dai carabinieri su episodi direttamente collegati alla sanità e, comunque, a presunti favoritismi per alcuni gestori di agenzie di onoranze funebri e di trasporto con ambulanza di degenti.

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