Protesta la popolazione a Scandicci contro una casa funeraria

La Pubblica Assistenza Humanitas di Scandicci ha rilevato la struttura dell’ex Colorificio Lorens, in via di Scandicci, di fronte all’Ospedale di Torregalli, per realizzare un nuovo ufficio di onoranze funebri, che prevede anche l’istituzione di camere ardenti.
E montano le proteste degli abitanti nelle vicinanze.
“Costretti a vivere a fianco della morte”, “La Fondazione Pas ci ripensi”, “Qui non c’è rispetto né per i vivi né per i morti”, “Ci togliete libertà e dignità”, gli striscioni di protesta che sono esposti sui balconi dei condomini vicini, già da qualche giorno.
Già quando iniziarono i lavori, nel marzo scorso, i cittadini del quartiere insorsero: raccolta firme, dibattiti pubblici, scontri politici. Poi la svolta, che fu annunciata dal Sindaco Sandro Fallani: “Il Comune si prende la responsabilità di individuare sul territorio altre aree in cui poter fare queste attività. Un’area in cui si possa fare una stanza per le cappelle del commiato”, disse il primo cittadino scandiccese. Ad inizio anno, ci sarà bando pubblico per le attuali cappelle delle cerimonie laiche al cimitero di Sant’Antonio.
A livello regolamentare e tecnico, spiegò il Sindaco, la nuova struttura per le camere ardenti sarebbe a norma, ma i cittadini non ci stanno. Luogo non adatto, in pieno centro abitato, secondo i residenti, per inserire delle cappelle del commiato. Troppo traffico, pochi parcheggi, pochissima privacy per i parenti dei defunti. Ora la nuova protesta dei cittadini, a suon di striscioni.

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