Veniamo a conoscenza e pubblichiamo la seguente nota di Giuseppe Triolo:
Come era ovvio ed in perfetta linea con un consolidato, quanto ammuffito, modo di fare di certi sindacati, Giovanni Caciolli, nascondendosi nell’ombra e alla stregua di un nome di un sindacato, scrive e descrive fatti a dir poco esilaranti per eludere i fatti concreti e insultare le persone serie ed oneste. Rispondo civilmente e per l’ultima volta nel merito alla delirante comunicazione stampa fatta da FEDERCOFIT per penna del sig. Caciolli il 14 maggio scorso, che per mia fortuna non conosco, il quale sicuramente in preda a raptus nervosi insinua altro fango e questa volta lo getta sul sottoscritto quasi a intimidirmi. Ai limiti della denuncia per diffamazione la sua affermazione sullo sfruttamento del lavoro minorile riferita al sottoscritto, una cosa che francamente mi lascia di stucco soprattutto se detta da un rappresentante di un sindacato, il sig. Caciolli strumentalizza, certamente, una foto nella quale è ritratto mio figlio in tenera età che si è voluto fare una foto ricordo … ciò è ripugnante e vergognoso e davvero inaccettabile e se questi sono i personaggi che presiedono le federazioni e che, alla prima contrarietà democratica, gettano insulti e provocazioni velenose perfino coinvolgendo, vergognosamente, bambini e senza essere minimamente informati poi sul vero stato delle cose e senza cercare un confronto democratico assieme a tutte le imprese Calabresi e se le cose stanno così e meglio non associarsi e se si è associati bisognerebbe stare attenti vedete dove arrivano? Lui è il verbo! Innanzi tutto il mio articolo apparso il 30 4 14 era in risposta all’articolo di cmnews del 29 4 13 (http://www.cmnews.it/notizie/calabria/97116-calabria-limportanza-legge-regionale-nel-settore-funebre) dove si parlava di dispersione delle ceneri … da parte, credo, dell’On. Gianni Nucera e quindi è questo il motivo per cui ho detto delle ceneri nel mio articolo e ciò, evidentemente, non era riferito direttamente al Caciolli che si è tanto punto da rispondere così violentemente, anche se nel contesto di quell’articolo ho riferito la realtà e la verità dello stato delle cose. Il sig. Caciolli dovrebbe informarsi, è digiuno nel merito perché asserisce cose diametralmente opposte a quelle che l’on. G. Nucera e D. Talarico hanno affermato in sede di commissione il 29 aprile scorso e cioè che la nostra attività funeraria non rientra nella fattispecie Sanitarie delle due l’una o è ignorante la politica o è ignorante in materia Caciolli che comunque può andare a leggersi la seduta di commissione e le dichiarazioni su un serio emendamento presentato in sede di commissione da un altro consigliere altrettanto velenosi ed esilaranti di Nucera e Talarico del 29 aprile 14 i quali asseriscono che il mestiere nostro e/o del necroforo non rientra nella materia Sanitaria come lei invece dice sig. Caciolli . Ad oggi le imprese in Calabria, caro Sig. Caciolli, sono libere e credo che tali debbano rimanere, tutti quei discorsi che lei predica sulle aggregazioni vanno bene se nate spontaneamente e fine a se stesse e non con la forzatura di una legge che man mano state passando in tutte le regioni Italiane e dentro le quali, profittando del digiuno politico nella materia, scrivete cose assurde che paralizzano economicamente e burocraticamente le imprese e che vanno al di là della materia funeraria e rientrano invece nella libera impresa e concorrenza condizionando gli operatori funebri a fare spese enormi oppure per ovviarle basterebbe fare l’aggregazione o rivolgersi ad un’aggregazione dove qualche <<potente>> deciderà il bello e cattivo tempo. Vede sig. Caciolli i suoi insulti mi scivolano addosso non mi hanno nemmeno scalfito e le ribadisco che le ditte di on. funebri non possono essere legate a contratti firmati prima dell’ottenimento della licenza per l’esercizio contratto firmati quindi con il potente di turno per continuare l’esercizio funebre, invece le ditte debbono essere libere di scegliere dove affittare e/o noleggiare il carro al miglior prezzo sul mercato e quindi un’impresa può prestare, noleggiare e/o affittare l’auto funebre al collega e ciò non credo sia un reato ! Inoltre se chi affitta il carro a sua volta, lei dice, debbono essere noleggiatori perché le grosse aggregazioni, io mi sono documentato anche su questo, non hanno nessuna autorizzazione e licenza al noleggio per le auto funebri? Le imprese non possono noleggiarlo e/o affittarlo tra loro e le aggregazioni si? Quale artificio tecnico hanno le <<aggregazioni>> rispetto le normalissime e oneste imprese funebri non aggregate che tra loro, come dice lei Caciolli, non potrebbero affittarsi il carro con tanto di fattura? Nel merito dei portantini le rammento anche, caro Caciolli, che il Ministero del Lavoro si è pronunciato in modo diametralmente opposto al suo e cioè siccome la nostra tipologia di settore è di fatto lavorativamente discontinua si possono assumere i portantini necrofori con il contratto a intermittenza (http://www.lavoro.gov.it/Strumenti/interpello/Documents/9-2014.pdf) se lo vada a studiare e leggere prima di sparare a zero. Quanto all’invenzione della figura professionale di necroforo ribadisco che sia prima che dopo la pronuncia del Ministero del Lavoro tale figura, già assimilata ai portantini, non necessita di nessun corso OBBLIGATORIO come invece voi dei sindacati di categoria volete obbligarci a fare attraverso i requisiti regionali … certo la professionalità va messa in prima linea e questa è una scelta che spetta unicamente all’azienda funebre non alle regioni e senza forzature quindi se un’impresa vuole assumere, con qualsivoglia forma contrattuale, non deve obbligatoriamente avere operai con il corso di necroforo perché tali percorsi formativi a pagamento non possono essere un elemento invalidante per eventuali assunzioni di disoccupati che non posseggono questo titolo inventato appunto da Voi magari per battere cassa. Riguardo al fatto molto delicato del quale lei sig. Caciolli dice di non conoscere, l’unico al mondo a non conoscere la ndrangheta, e cioè l’eventuale infiltrazione ndranghetistica all’interno delle aggregazioni dove gira moltissimo denaro è un fatto molto grave e serio, naturalmente è facile fare spirito da parte sua ma è altrettanto vero che la ndrangheta si è sempre insinuata dentro i grossi giri d’affari, basta vedere Milano l’expo, oppure tutti gli arresti avvenuti ultimamente nel settore funebre dalla Sicilia alla Lombardia, oppure basta vedere l’enorme serie di attentati che fino a non meno di una settimana fa stanno succedendo in Campania soprattutto dopo che la Regione Campania ha varato la stessa, o quasi, legge funeraria che si è proposta in Calabria … Stia tranquillo sig. Caciolli che qui la Magistratura è già informata, e anche molto bene, di tutto non aspettavamo di certo lei che dicesse altre sciocchezze tese a minimizzare e ridicolizzare le nostre perplessità e contrarietà nel merito di tutta questa putrida vicenda. Per quanto riguarda la discontinuità del lavoro per gli impresari funebri il sig. Caciolli, evidentemente contrariato, dice invece che il nostro è un mestiere continuo, quindi sarà magari lui che parlerà con la Divina Provvidenza e quindi già sa che su 30 giorni ogni impresa funebre Calabrese farà almeno un funerale al giorno … allora si sarebbe un’attività davvero continuativa … ma per sua sfortuna non ci vuole la zingara per indovinare la ventura … ogni impresa funebre, con poco azzardo direi a livello mondiale, non ha mai la certezza se in 30 giorni potrà fare un servizio funebre o mille questa è l’incognita che il sig. Caciolli vorrebbe non vedessimo … siamo al paradosso ! Per concludere è evidente che con la proposta di legge 406/09 che si vuole approvare alla Regione Calabria porterà ad una certa esclusione, manipolazione e ostacolazione a chi vorrà entrare e/o rimanere nel mercato delle on. funebri, lo dice lui stesso: <<
CACIOLLI >> la progressiva crescente polverizzazione del settore (oggi siamo a 700 imprese funebri calabresi, domani probabilmente arriveremo a 1000 e via andando) e la dequalificazione di queste attività.>>. Quindi secondo FEDERCOFIT e Caciolli più siamo peggio è … la sua teoria, registrata anche in video durante uno dei suoi tanti incontri e se volete ve la mando, è quella di fare alzare il prezzo dei servizi, lo dice lui … ecco quindi ridurre il mercato delle imprese con il brusco innalzamento del conto per il caro estinto e, quindi, addio alla concorrenza e favorire così di fatto le aggregazioni che spesso sono composte da persone di un certo spessore, magari anche criminale, e ciò non ho paura di dirlo e scriverlo e lo potrei ribadire ovunque. Gurada caso Nei fatti a Reggio è già sorta un’aggregazione ma ne è sorta un’altra a Cosenza e chi è il principale titolare? Sempre lo stesso soggetto ha creato, guarda caso in Calabria, le aggregazioni e magari vorrà avere in ginocchio da lui o loro (?) tutte le imprese che fino ad oggi sono state libere, un ritorno al passato con quei mono-oligopoli che una volta erano esistenti per altri motivi non certo legali ! Quindi alla luce di quanto espresso da Caciolli e di quanto vi è nella proposta di legge 406/09 alla famiglia del caro Estinto oltre a fornire la qualità, la professionalità che già oggi diamo … da quando sarà se sarà approvata questa legge daremo anche il conto più salato che mai ! Continuo ad avere fiducia nella Politica, quella sana, e nella Magistratura e spero che si proceda, senza guardare in faccia nessuno, per fare trionfare libertà, trasparenza e legalità. Elementi fondamentali ma, oggi, totalmente e drammaticamente assenti.
Fonte: cmnews.it
Vi informa che la proposta di legge funeraria 406/09 Regione Calabria non è poi andata a buon fine!
In primis perchè i dubbi sollevati dal sottoscritto erano fondatissimi e poi, i signori impresari funebri, unitamente a Federcofit e Feniof, guarda caso, si erano affidati a due politici oggi indagati, Gianni Nucera per concorso esterno in associazione mafiosa, peculato, falso e corruzione elettorale, Domenico Talarico peculato e falso.
Da quale pulpito venivo la predica !