Procura di Bologna chiude indagini dell’inchiesta Mondo Sepolto: 74 avvisi di fine indagine

L’altro ieri la Procura di Bologna ha chiuso le indagini dell’inchiesta ‘Mondo Sepolto’, che tre mesi fa portò alla luce due cartelli di imprese che ‘controllavano’ le camere mortuarie dell’ospedale Maggiore e del Sant’Orsola di Bologna.
Il pm Augusto Borghini ha inviato infatti 74 avvisi di fine indagine, atto che di solito precede la richiesta di rinvio a giudizio, ad altrettante persone fisiche e aziende.
Tra i reati contestati, a vario titolo, oltre alla corruzione e all’associazione a delinquere, c’è anche il riciclaggio e alcune violazioni fiscali.
L’inchiesta emerse il 17 gennaio 2019, quando i carabinieri eseguirono 30 misure cautelari: nove in carcere, 18 ai domiciliari e 3 divieti di esercizio d’impresa.
Secondo gli inquirenti a spartirsi il mercato dei funerali erano due associazioni: il consorzio ‘R.I.P. Service’, guidato da Giancarlo Armaroli, amministratore della ‘Armaroli Tarozzi’, che aveva il monopolio del Maggiore e il ‘Cif’, con il suo presidente Massimo Benetti, che aveva in pugno il Sant’Orsola.

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