Il giornale Repubblica ha pubblicato un articolo, il 25 luglio 2008, sul Business delle pompe funebri negli USA. La notizia è il lancio di una OPA della SCI (Service Coorporation International) sulla concorrente Stewart Enterprise, per aumentare la propria quota di mercato negli USA. L’articolo lo si può leggere qui.
L’estensore dell’articolo ignora però che la SCI già in passato era stata tentata da operazioni di acquisizione, poi finite male, con il crollo dei suoi titoli in Borsa e la cesisone a prezzi da saldo delle varie attività comperate in mezzo mondo (tra l’altro al Pompes Funebres Generali francesi). Dalle ceneri della avventura dei colossi statunitensi in Europa, ne trassero vantaggio alcune multinazionali europee (Funespana, Memora). La stessa PFG francese si riprese con un’operazione di management buy out e con l’iniezione di capitali finanziari.
L’articolo lascia ad intendere come questo sia un florido business, anticiclico, e addirittura con forti prospettive di espansione, in base all’atteso aumento di mortalità, previsto a medio termine. Valutazione che ha più il sapore della propaganda di chi vuol vendere azioni della SCI, piuttosto che analisi reale di mercato. In realtà la quotazione della SCI si è ripresa discretamente, anche un anno fa quotava quasi 14 $ per azione, contro i quasi 10 di questi giorni. La notizia dell’OPA e la risposta della Stewart sono state accolte con favore dal mercato borsistico americano, che ha leggermente premiato il titolo SCI.
Per maggiori valutazioni cliccando SCI si vedrà la quotazione al NASDAQ della Service Corporation International, invece cliccando STEI , quello della Stewart Enterprise.
