Le storiche pompe funebri di Parigi, un gioiello dell’architettura di fine ‘800 situato nel nordest della capitale francese, ospiteranno a partire d’ottobre il ”104”, nuovo centro culturale internazionale fortemente voluto dal sindaco Bertrand Delanoe. Gigantesco edificio costruito sotto la supervisione del celebre architetto Victor Baltard, formato da due capannoni in vetro, pietra e mattone, era soprannominato – dal 1874 e fino alla chiusura nel 1997 – la ”fabbrica del lutto”. Se fino alla Seconda Guerra Mondiale erano 300 cavalli ripartiti in 18 scuderie a guidare 150 convogli funebri ogni giorno, i carri funebri e le berline Renault e Citroen raggiunsero il massimo dell’attivita’ durante le guerre di Indocina e Algeria, con 27.000 carri ogni anno e 1.400 dipendenti. Le scuderie e i meccanici lasceranno spazio agli artisti, che avranno a disposizione tre piani di abitazioni e 16 atelier, dove si terranno corsi, laboratori e mostre. Due sale per gli spettacoli, negozi, un ristorante e saloni d’esposizione attireranno ogni giorno 5.000 persone. Sui luoghi della ”fabbrica del lutto” Bertrand Delanoe, presentando il progetto, aveva detto: ”Qua, al 104, la cultura vivra’ in un’atmosfera quasi di giubilo”.