Calano gli affari e un’impresa funebre napoletana pensa di risollevare il suo mercato con una campagna pubblicitaria fatta a suon di cartelloni giganti (6 m. x 3m.) affissi per alcune delle vie di Napoli. “Meglio senz’altro questo che la caccia al morto in ospedale!”, questo uno dei primi commenti raccolti a caldo tra i passanti, anche se l’iniziativa è stata salutata da scongiuri, cornetti e palamenti vari …
Chi ha avuto l’idea? L’agenzia di comunicazione partenopea Delfi & Partners. E dall’impresa funebre giunge il chiarimento «abbiamo pensato a una formula, tutto compreso FUNERALE a 1.200 euro (disbrigo pratiche comunali, cofano funebre con accessori e tappezzeria, auto funebre di II classe, spese cimiteriali escluse) alla portata di tutte le tasche cercando di sfatare anche il pregiudizio di avere, come impresa, i costi più alti in città». Alla base della scelta dell’investimento pubblicitario c’è un generale calo di richieste, perché «aldilà» della congiuntura economica quella che è profondamente cambiata è l’ottica del servizio funebre. Lontani i tempi dei carri trainati da cavalli, dei sontuosi funerali di stampo ottocentesco, «tutti oramai vogliono un carro semplice, una bara francescana e quasi sempre registriamo la richiesta di manifesti avvisi di lutto con la dicitura “si dispensa dai fiori” che non è tanto un sollievo per chi partecipa ma soprattutto l’esigenza di risparmiare i costi dell’auto-fioriera», spiega la Bellomunno erede di una società, una delle prime, sorta nel 1820 e specializzata nel trasporto funebre sia nazionale che internazionale.