Mafia foggiana taglieggiava anche le imprese funebri della zona

Ci sono anche due tra i maggiori boss della mafia foggiana Federico Trisciuoglio e Pasquale Moretti, tra le 40 persone arrestate nell’ambito della operazione “Decimabis”, che ha colpito la cosiddetta zona grigia della città di Foggia.
Le 40 le persone arrestate da Polizia e Carabinieri sono tutte affiliate e contigue all’organizzazione criminale di matrice mafiosa.
Si tratta dell’operazione antimafia più importante eseguita nel capoluogo pugliese nei confronti dei clan.
Le accuse vanno dall’estorsione all’usura, in alcuni casi aggravati dal metodo mafioso.
Tra le persone coinvolte anche un dipendente dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Foggia. Il suo compito era quello di dare il numero aggiornato dei defunti che ogni giorno avvenivano a Foggia e chi svolgeva il funerale.
Grazie a queste informazioni la mafia foggiana ha modificato le estorsioni alle imprese di pompe funebri della città.
Al principio la mafia chiedeva alle agenzie di pompe funebri 500 euro al mese, mentre poi i mafiosi hanno iniziato a chiedere 50 euro a funerale.
Così nessuna agenzia di pompe funebri poteva sfuggire al monitoraggio della criminalità organizzata di Foggia.

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