Lo sdegno di Milano per il racket dl caro estinto

Segnaliamo il sito www.cronacaqui.it dove si trova, assieme all’articolo “Peggio dell’Africa” del 17/10/2008, che di seguito si riporta e che rappresenta, con lucida sinteticità, lo sgomento di chi ha scoperto come funziona il mercato delle pompe funebri a Milano (e purtroppo aggiungiamo noi in molte città italiane), una serie di dati e informazioni sulla vicenda della recente operazione Caronte, che ha decapitato il vertice della imprenditoria funebre milanese.

www.cronacaqui.it riporta alcune indiscrezioni dei primi interrogatori dei Cerato.

Secondo i figli (Andrea e massimo Cerato) essi sarebbero le vittime delle richieste di soldi degli operatori sanitari delle camere mortuarie. «Subivamo il ricatto degli infermieri, se non li pagavamo dirottavano i clienti ad altre agenzie», questa la difesa. «Se non lo facevamo – hanno continuato i Cerato – erano capaci di trattare male le salme per farci perdere il cliente». E anche Alcide Cerato, il padre, avrebbe detto ai magistrati che «Io non faccio alleanze con i concorrenti ». E anche i due figli avrebbero confermato che «non esiste alcuna associazione tra agenzie. La turnazione non è altro che una consuetudine». Di diverso avviso il GIP, che sulla base delle intercettazioni e delle prove raccolte è convinto che il ruolo delle imprese funebri sia un ruolo attivo e non passivo, tanto da confermare la istanza di custodia cautelare. Sembra ora che l’attività di indagine sia rivolta a verificare se altri siano coinvolti in quella che appare una vera e propria associazione per delinquere, ad eventuali protezioni godute in alto loco, e ai mercati paralleli come quelli lapidei marmorei. Ed è sempre il sito in questione che in qualche articolo dei primi di ottobre aveva fatto ipotesi inquietanti, che si possono leggere ai seguenti link:

E ora l’appalto scatenerà l’appetito dei clan mafiosi

Peggio dell’Africa

di Andrea Miola

Basterebbe un’immagine tratta da un documentario di Piero Angela per spiegare il nuovo scandalo del “caro estinto”: quella di un gruppo di iene nel momento in cui strappano a morsi le carni di un animale morto. La cupola dei funerali che si era annidata negli obitori di otto ospedali milanesi, come le iene si nutriva di cadaveri. Tra infermieri e imprese funebri c’era l’accordo non scritto di fiutare la morte per poi cibarsene in un banchetto costruito sulla corruzione, un preciso sistema di tangenti e lo sfruttamento del dolore che, inevitabilmente, squarcia il cuore dei familiari quando un loro caro se ne va.

Le iene avevano il naso fino, i denti affilati e la capacità di ridicolizzare la morte fino allo sberleffo. Le prospettive di guadagnare del denaro cancellavano qualsiasi freno inibitore. E così gli infermieri si trasformavano in procacciatori d’affari per conto di imprese funebri sempre più assetate di denaro. E che, consapevoli di operare in un mercato sempre florido, si spartivano le salme in una guerra senza esclusioni di colpi. Le intercettazioni raccolte dagli investigatori fanno rabbrividire esattamente come quelle che abbiamo letto nell’inchiesta sulla Santa Rita, la clinica dei macellai. E dimostrano quanto il mercimonio della vita e della morte abbia sopraffatto in molti ambienti il rispetto dei più elementari valori umani.

Alle iene, quelle vere che vanno a caccia di carcasse animali, la natura africana ha almeno concesso il nobile compito di fare pulizia. Una logica selvaggia ma coerente. Le iene della cupola, invece, agiscono alimentati dalla lucida e razionale aspirazione ad arricchirsi e basta. Rubando l’anima ai defunti, e il dolore ai parenti. La vera Africa è qui. Con tutto il rispetto per l’Africa

Fonte: www.cronacaqui.it

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3 thoughts on “Lo sdegno di Milano per il racket dl caro estinto

  1. Cara Sara ( hai un bellismo nome, complimenti ).
    La cosa che esponi , che commenti è giusta, ma tuttavia cambiare lavoro perchè hai sentito che si paga il racket: mi sembra esagerato.

    Il racket prima cosa sa dove andare
    Noi non sappiamo in verità perchè è uscito fuori la questione del racket a Milano
    Agenzie grosse stanno facendo terreno battuto contro tutti per ingrassare ancora di più
    1) con metodi illegali giuridicamente, politicamente ( contro altri colleghi )
    2) Oggi ci svegliamo e veniamo a sapere che la MAFIA vuole il pizzo sul caro estinto

    L’ abbiamo saputo oggi ? ( mi riferisco al giorno in cui è accaduto il fatto )
    Voglio evitare di scrivere 1999 commenti in merito, ma l’ unica cosa a cui tengo per Voi è questa: ANALIZZATE tutto ciò che ” sentite ” intorno a Voi.

    Ho specificato il ” sentite ” ( non intendo di certo con le orecchie ), ma non ciò che vedete !

    Sara sono stato chiaro ?

  2. La maggior parte di quel che è scritto su http://www.cronacaqui.it è esattamente riportato dai maggiori quotidiani italiani, dalle agenzie di stampa, ecc. Non si dirà che scrivono tutti cose non vere. Oppure sono vere e “Chiaramente” NON vuol vedere nulla. E allora è meglio che vada a fare qualche altro lavoro. le imprese funebri serie e i marmisti seri SONO STANCHI di questi metodi e non vedono l’ora che l’aria sia resa più respirabile

  3. Dare ascolto ad un giornale come cronacaqui è altamente da stupidi, e voi che vi definite “il blog dedicato al settore funerario” dovreste rendervi conto che il 50% di quello che scrivono sono por….e e il restante, o è inesatto o cmq frutto di fraintendimenti.

    My 2 cents

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