La pubblicità funeraria non ha limiti

Pubblichiamo un altro servizio, a firma di Frediano Manzi, sul sistema di accaparramento dei morti tratto dal sito dell’associazione SOSracketUsura. Riguarda una pubblicità che magnifica la trasparenza nella scelta dlel’impresa funebre, sponsorizzata in parte da imprese riconducibili ai soggetti coinvolti nella operazione di quasi 2 anni fa svoltasi a Milano.

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Non c’è più limite alla decenza, adesso le persone condannate ed arrestate nell’operazione Caronte, che portò all’arresto di 41 persone tra cui 19 titolari di onoranze funebri, si permettono di impartire lezioni di moralità, correttezza, trasparenza.
Il cartello di imprese che monopolizzava il ricco business del caro estinto milanese, stroncato appunto dalla Procura della Repubblica di Milano, si è ricostituito, ed è partito all’arrembaggio per controllare nuovamente, la compravendita di esseri umani morti. Vi mostriamo la pagina pubblicitaria attraverso la quale, hanno scritto le loro menzogne. Vedi articolo pubblicitario.

“Non solo racket del caro estinto, ma anche imprese di pompe funebri attente alle complesse esigenze delle famiglie”.

Questo è il titolo della pagina pubblicitaria apparsa lunedì 26 luglio 2010 su un quotidiano free press. “I noti e deprecabili scandali che hanno interessato alcune delle imprese funebri milanesi nell’autunno del 2008, impongono uno sforzo da parte di tutti noi per recuperare un’immagine positiva”. Ed ancora, prosegue la pubblicità “ si registra, oramai, con troppa frequenza sia nelle strutture sanitarie pubbliche che in quelle private, la segnalazione di fatti inaccettabili e da sanzionare: segnalazioni e consigli sull’impresa funebre da scegliere, da parte del personale delle camere mortuarie, stazionamento di impresari funebri nei pressi delle camere mortuarie…” . Ed inoltre, cita la pubblicità “se le strutture sanitarie accetteranno il suggerimento di adottare un regolamento delle camere mortuarie, si farà un grande passo avanti verso lo sviluppo della correttezza e della trasparenza”. Ed infine leggiamo ancora “anche per quanto attiene al prezzo dei servizi proposti dai comuni, i cosiddetti servizi calmierati, prestate attenzione al fatto che, a dispetto della bassa cifra promozionata, mancano una serie di forniture ed adempimenti essenziali per il servizio funebre, quali fiori, addobbi, diritti comunali…” .

Questo è il testo della pubblicità. Nulla di strano penserete voi, se non fosse che parte delle aziende di onoranze funebri citate in fondo alla pagina pubblicitaria e promotrici dell’iniziativa, siano quelle coinvolte appunto nel cosiddetto racket del caro estinto. Ma che faccia tosta che hanno ad impartire lezioni di moralità alla cittadinanza, ad attaccare i comuni che invece stanno tentando di spezzare il loro monopolio, ad erigersi i paladini della correttezza e trasparenza.

La D’Antoni onoranze funebri, che è a capo della Duomo onoranze funebri, del Gruppo Varesina Sofam, della Sofam Ap e di altre società, è stata pesantemente coinvolta nel racket del caro estinto così ome la Madonnina, come la Del Papa, tutti firmatari del documento di legalità e trasparenza. Le altre come: Fontanili e Merli, Certosa srl, Europa srl, la Mediolanum, fanno parte del Consorzio Servizi Funebri La Fenice, dove risulta il D’Antoni Riccardo, arrestato nell’operazione di Polizia, come consigliere.

L’Associazione Sos Racket e Usura attraverso una video inchiesta pubblicata il 9 agosto 2010 sul proprio sito ha dimostrato ampiamente che il racket del caro estinto è ancora attivo nella città di Milano e nel suo hinterland. In conseguenza a quanto da noi pubblicato la Procura della Repubblica di Milano ha ufficialmente aperto un inchiesta affidandola ai Nas dei Carabinieri.
Decine e decine sono le segnalazioni giunte al nostro sito da tutta la Regione Lombardia, ma anche dal Piemonte, Liguria, Lazio, Marche, Campania. Decine sono le testimonianze rese in questi giorni all’Autorità Giudiziaria da parte di infermieri, imprese di pompe funebri, semplici cittadini che hanno confermato che quanto da noi descritto corrisponde alla realtà.
Stanno emergendo anche collusioni politico istituzionali, che coinvolgono pesantemente i vertici di alcune direzioni sanitarie nonché i rapporti ambigui con esponenti politici di primo piano della politica Lombarda.

Alla luce di quanto sta continuamente emergendo RINNOVIAMO L’APPELLO a tutti coloro che hanno subito interferenze nella scelta dell’impresa di pompe funebri, nelle strutture sanitarie nei momenti successivi al decesso del proprio caro, di segnalare tempestivamente all’Autorità Giudiziaria o al nostro sito quanto accaduto. Solo con le attente segnalazioni dei cittadini si potrà tornare al ripristino della legalità.

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0 thoughts on “La pubblicità funeraria non ha limiti

  1. caro Danilo
    ti assicuro che a breve pubblicheremo con nomi e cognomi quali sono le coperture politiche ed istituzionali di cui ha sempre goduto l’impresa G….
    vedrai che riusciremo a smascherare una volta per tutte su come veniva gestito il commercio dei morti a S D

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