L’appuntamento e’ per martedi’ 16/7/2013 alle ore 8, davanti alla sede della Regione Lazio in via Cristoforo Colombo. Gli operatori delle imprese di pompe funebri romane scenderanno in piazza “per protestare contro il monopolio di due societa'” che, questa l’accusa, “si accaparrono tutti i servizi mortuari all’interno degli ospedali della Capitale e della Regione, con il tacito avallo dell’Azienda sanitaria locale, portando cosi’ sull’orlo del fallimento le altre imprese che danno lavoro a circa 2.500 persone”. Le due società sarebbero la Se.M.I. – Servizi mortuari integrati controllata e gestita dalla Taffo Srl, e la Cattolica 2000 Srl.
“Esasperati da una situazione diventata ormai insostenibile”e’ l’Ass.I.Fu.R.-Associazione Imprese Funebri Romane, che riunisce molte agenzie di pompe funebri della Capitale, ad aver organizzato un sit-in per protestare contro il ‘business del caro estinto’. Ma le forme di protesta potrebbero essere ancora piu’ clamorose: “Qualora non ottenessimo risposte soddisfacenti, saremmo costretti a una occupazione delle camere mortuarie degliospedali romani per dare un segnale forte alle istituzioni”, dice Gianluca Fiori, uno dei promotori dell’iniziativa. Protesteranno, spiegano gli organizzatori, “contro il sistema che non ha ancora una propria regolamentazione, come nel resto delle regioni italiane, con il contributo di delibere molto poco chiare e trasparenti e soggette alle piu’ ampie interpretazioni”. E proprio a causa della mancanza di tale regolamentazione, “taluni soggetti – e’ la questione alla base della protesta – vengono avvantaggiati a danno del resto dell’intera categoria. Da qui lo scandalo che accade nelle camere mortuarie di tutti gli ospedali di Roma dove in sostanza si genera il monopolio della gestione delle pompe funebri”. Nel corso della manifestazione il presidente di Ass.I.Fu.R, Gianluca Fiori, e l’avvocato Fabrizio Sepiacci, responsabile dell’Associazione per la lotta contro le illegalita’ e le mafie ‘Antonino Caponnetto’ che sostiene le ragioni dei manifestanti, spiegheranno nei dettagli la situazione che si e’ venuta a creare negli ultimi dieci anni nel settore.
da ASSOTUTELA
“Siamo vicini alle imprese funebri che, per la prima volta in Italia, in Europa e forse nel mondo, scendono in piazza contro la malversazione che regna nel settore”. Lo denuncia il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, in occasione della manifestazione di questa mattina presso la sede della presidenza della Regione Lazio, in via Cristoforo Colombo. “Sembra incredibile, eppure nel nostro Paese si riesce a speculare anche sulla morte. Da tempo, negli ambienti sanitari, è noto che esiste una sorta di oligopolio delle imprese funebri. Soltanto due, sempre le solite, sono quelle che si aggiudicano tutti i servizi negli ospedali di Roma e del Lazio, sotto lo sguardo indifferente delle amministrazioni. Ci è stato riferito da parenti di alcuni defunti – continua Maritato – che esisterebbero all’interno delle camere mortuarie uffici predisposti ad hoc, dove funzionari delle stesse imprese curano i propri affari non lasciando ai familiari addolorati alcuna possibilità di riflessione e di scelta. Ci sono per caso delle connivenze? Possibile che nessuno si renda conto del penoso andazzo che va avanti da anni? Occorre fare chiarezza al più presto. Di fronte a tutte le nefandezze che avvengono nella sanità, questa ci sembra la più odiosa perché, per favorire illeciti arricchimenti si va a colpire il dolore delle persone”.