Sono stati condannati i tre necrofori dell’ospedale di Pistoia, accusati di pretendere delle mazzette dalle aziende funebri per i pazienti deceduti al Ceppo. Ciascuno è stato condannato a cinque anni di reclusione, con la confisca dei beni personali, sino al raggiungimento della somma illecitamente ottenuta e l’interdizione dai pubblici uffici. È stato invece assolto per non aver commesso il falso il titolare di azienda di pompe funebri, accusato di corruzione.