Aem come una grande impresa pubblica di onoranze e pompe funebri?
Il Comune ha chiesto allazienda di viale Trento e Trieste di verificare la possibilità di lanciarsi sul mercato del caro estinto. Alla base della vicenda cè il regolamento municipale che sinora ha dato al Comune, caso quasi unico, il monopolio del trasporto funebre a prezzi molto bassi – 105 euro – ma, dicono le ditte, su carri vetusti.
Le normative regionali hanno però aperto alla liberalizzazione e, dal 9 febbraio 2007, anche Cremona dovrà adeguarsi.
L’assessore ai servizi cimiteriali Stefano Campagnolo ha portato il caso in giunta e lì alcuni suoi colleghi, come Caterina Ruggeri, hanno posto sul tappeto la questione dei costi:
Ci sono persone – afferma la Ruggeri – che non possono permettersi di rivolgersi alle imprese o la limousine per lultimo viaggio. La deregulation non è sempre un bene. A Cremona nel 2006 i funerali sono stato 800, venti dei quali – in lieve aumento rispetto agli anni precedenti – pagati dal Comune perché le famiglie non potevano farlo.
Dai timori è uscita una risposta per cercare di calmierare il mercato: chiedere allAem di verificare se esistono le condizioni per aprire una Divisione pompe funebri a tutti gli effetti – con tanto di negozio e vetrine – accanto a quella dellenergia elettrica, dellambiente e della raccolta dei rifiuti. Un po come succede nella vicina Mantova con la consorella Tea.