Nell’America immersa nella sua piu’ profonda crisi economica degli ultimi decenni gli esattori di debiti hanno fatto una sorprendete scoperta: e’ piu facile far pagare i debitori morti che quelli vivi. Mentre l’ondata di licenziamenti che ha colpito il paese ha aumentato i debiti di milioni di americani, che spesso ignorano le richieste o le minacce degli esattori, le agenzie specializzate nel recupero dei soldi dovuti da persone passate a miglior vita continuano a prosperare. Le agenzie specializzate, come la DCM, entrano in contatto con i familiari delle persone decedute lasciando conti non pagati di carte di credito, bollette del telefono o della luce, prestiti bancari da restituire. Nella maggior parte dei casi la risposta dei familiari, spesso i figli, e’ positiva: si tratta solo di negoziare le modalita’ di restituzione. Un aspetto paradossale della situazione e’ che in molti casi i familiari non sono tenuti, per legge, a pagare i debiti lasciati dagli scomparsi a meno che non abbiano ereditato denaro o proprieta’ dei deceduti, rileva il quotidiano New York Times che dedica oggi un articolo al problema. ”Ma c’e’ un impegno d’onore da parte dei familiari ad assumersi la responsabilita’ dei debiti lasciati dal defunto – afferma Michael Ginsberg, un consulente delle agenzie per il recupero dei debiti – E’ un modo per chiudere le cose in modo nitido. Ha quasi funzioni terapeutiche: cosi’ il morto riposera’ in pace”. Viene citato il caso di una donna morta lasciando la somma non pagata di 544.96 dollari sulla sua carta di credito. I figli avevano usato i 200 dollari rimasti sul conto della madre come contributo per le spese del funerale. Ma quando un esattore della DCM si era messo in contatto con uno dei figli era subito arrivata una risposta positiva: ”Faro’ una colletta con i miei fratelli per raccogliere la somma dovuta”. Le telefonate degli esattori fanno emergere spesso vicende drammatiche. La DCM sottopone i suoi dipendenti a corsi anti-stress, rimborsa classi di yoga e massaggi al collo sono praticati durante le ore di lavoro da professionisti. Ma in molti casi le conversazioni tra gli esattori ed i familiari dei defunti sono civili e si concludono con un alto grado di successo per il recupero della somma non pagata.