Il Priore di Bose sul modo di eseguire i funerali

Riportiamo per la autorevolezza di chi le ha pronunciate le parole del Priore di Bose, Enzo Bianchi, intervistato da Brunoo Volpe per conto di www.pontifex.roma.it.

L’Assemblea Generale dei Vescovi italiani ha preso una posizione chiara: niente sermoni dei laici durante i funerali. Era ora, non se ne poteva più, e lo stesso valga per gli applausi alla bara. Di questo abbiamo discusso con il Priore di Bose, Enzo Bianchi, teologo di straordinario acume e di buon senso.Priore, in che modo valuta la decisione della Assemblea Generale dei Vescovi?: ” sono del tutto d’accordo, ed era ora. Non ne potevo più di sermoni di laici o di dediche pronunciate dagli stessi durante la preghiera dei fedeli con il panegirico del defunto. Lo stesso valga per le omelie dedicate interamente alla esaltazione del morto. Si tratta, diciamolo molto chiaro, di un gravissimo abuso liturgico,per la semplice ragione che è il morto che davanti a Dio celebra la sua entrata nella gloria di Dio. La medesima cosa si dica per gli applausi che vengono dedicati alla bara,durante la sua uscita dalla Chiesa ,che non è uno …

… stadio o un teatro”. Pensa che questa decisione alla fine godrà di par condicio? Intendiamo dire: probabilmente verrà applicata con rigore per i defunti ” normali” e derogata per quelli illustri: ” questo è già accaduto e non escludo che possa ripetersi. Se per qualche tragedia o in casi speciali si hanno funerali di Stato ci tocca assistere,con la sorpredente tolleranza del celebrante, a omelie laiche e questo non mi pare corretto. Di fatto, cerimonie religiose si trasformano in riti civili”. Poi parla molto chiaro del funerale di Pavarotti: ” per fare un esempio concreto e reale,basti pensare al funerale di Pavarotti,in realtà quello tra star e artisti, non fu una messa o un atto cristiano,ma uno spettacolo, un rito del tutto civile, rimasi sorpreso”.” Il morto singolo non va mai indicato nella preghiera dei fedeli, ricordo che la liturgia è esclusivamente dedicata e rivolta a Dio. Una volta terminata la messa si faccia e si dica,fuori della Chiesa, quello che si vuole”. Il Vescovo di Napli, cardinale Sepe ha affermato di voler proibire la messa esequiale ai camorristi. Come la mettiamo,però,con il principio della misericordia del Signore? E se il camorrista si è pentito in punto di morte, chi è in grado di leggere nel suo cuore?: ” il problema effettivamente esiste. Ritengo che con i cosiddetti pubblici peccatori bisogna usare molta prudenza e valutare con attenzione caso per caso. Alcune volte la Chiesa si vede obbligata a questo tipo di censura,ma la mia idea è che la soluzione sia affidata alla prudente e saggia valutazione dell’ordinario del luogo, caso per caso”. Che cosa pensa della cremazione?: ” sono contrario, perchè Cristo è stato sepolto nella terra e non cremato. In quanto alla aspersione delle ceneri lo ritengo un atto pagano e anticristiano,ispirato alla New Age”. Recentemente il Papa ha detto che la Chiesa deve essere povera e libera. Qual è la sua interpretazione?: ” in quanto a povera credo che sia un invito alla sobrietà e alla vicinanza ai poveri, libera significa senza alcuna forma di condizionamento”.

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