Il memorandum delle esequie nell’esperienza americana

Abbiamo scovato sul web e subito tradotto questo brano, pubblicato sul sito di un’associazione composta da consumatori. La sua schiettezza, a volte persino brutale, è sintomatica di un approccio molto pragmatico e realistico verso il fenomeno morte, alla fine, in un sistema sociale di mercato, il funerale è pur sempre un atto, anche se estremo, di consumo.
Quali passi compiere, in primis, prima di rivolgersi ad un’impresa funebre?
Bisogna davvero affidarsi ad un’impresa di onoranze funebri?

Nella maggior parte dei casi, almeno negli Stati Uniti, e nei paesi di tradizione anglosassone, i membri della famiglia possono provvedere direttamente alla sepoltura dei loro morti, anche se i regolamenti di polizia mortuaria variano tra i vari stati dell’unione.
La maggior parte della gente, tuttavia, scopre che è molto difficile e defaticante essere in prima persona responsabili dell’organizzazione di un funerale, senza preparazione alcuna per saper interpretare gli elementi ed i problemi giuridici che circondano il fenomeno morte.
Se sei responsabile nell’allestimento di un servizio esequiale, assisti qualcuno che s’appresti a questo mesto incarico o, semplicemente, ti stai attrezzando per un futuro (auspicabilmente remoto) allora deve subito considerare diversi aspetti.
Prova ad esser pratico e concreto, anche se ti trovi in una situazione mentale di forte avvilimento.
Questo stato ti rende estremamente sensibile agli eventi esterni, potresti non accorgerti nemmeno di cosa, realmente, stia accadendo attorno a te.
Attento, quindi, a chi eserciti su di te, in modo ambiguo, indebite pressioni.
Ragiona “a freddo”, anche se è dannatamente complicato, sul problema prima di rivolgerti ad un’impresa di servizi esequiali.
Devi decidere a proposito di: chi faccia che cosa dove e, soprattutto come, almeno prova a scegliere, per esclusione tutte le opzioni del servizio che non ritieni utili o necessarie.

Ecco qui di seguito un dettagliato specchietto sui compiti “istituzionali” cui bisogna attendere quando, come dolenti, si è incaricati di allestire una cerimonia funebre:
* Confortare coloro che più sono emotivamente toccati dalla disgrazia di un lutto.
* Avvisare famiglia, amici e colleghi di lavoro.
* Prendere contatti con l’impresa di estreme onoranze così da pianificare il servizio funebre.
* Provvedere alla pubblicazione dei necrologi.
* Collaborare con l’impresario per decidere tempistica, luogo e tipologia della visita alla camera ardente e definizione della cerimonia.
* Sviluppare il concetto di onoranze funebri attraverso segni e simboli come fiori, coccarde, stemmi, gonfaloni, bandiere di partito o militari foto ed accompagnamento musicale.
* Scegliere i portantini per il servizio d’onore ai lati del feretro (capita spesso per gli onori militari oppure per funerali particolarmente solenni).
* Decidere il modello di cofano funebre o dell’urna cineraria.
* Selezionare, magari tra il corredo di frasi proposte dall’impresa, le formule di ringraziamento con cui, di solito, la famiglia in lutto congeda amici e parenti.
* Distribuire gli effetti personali del de cuius, oppure un ricordino a stampa con il ritratto della persona scomparsa ai congiunti ed amici più stretti.
* Oltre a provvedere alla dolorosa notizia del decesso, all’allestimento della camera ardente ed alla liturgia del commiato, bisogna valutare le tre diverse possibilità (inumazione, cremazione o tumulazione) per la destinazione finale del feretro, prendendo contatti con gli uffici di polizia mortuaria.
Molta gente non capisce che il funerale non deve sempre aver luogo con pressante urgenza. Se vuoi ritagliarti un maggior lasso di tempo, prima di operare una scelta finale e ragionata, sei liberissimo di comportarti così.

Se nella tempistica dell’evento funerale ti orienti per una cerimonia articolata su due settimane di lutto, invece dei canonici quattro giorni, la procedura è semplice: spiega all’impresario le tue necessità temporali.
La legge non impone certo la sosta del feretro in chiesa, sinagoga, moschea o generico tempio per l’officio delle esequie religiose, anzi l’ordinamento tutela le minoranze culturali, e quindi anche la rispettabilissima volontà di chiedere ed ottenere una funzione civile, magari nella sala del commiato presso la più vicina casa funeraria oppure a domicilio, o, ancora, nella sede di qualche associazione.
Se non vuoi rivolgerti ad un ministro di culto e desideri condurre il servizio da solo o al fianco di amici e parenti, che assieme a te si alternino dal pulpito della sala del commiato per declamare letture o tenere l’orazione funebre, è tuo sacrosanto diritto agire in questo modo.
Molti impresari del settore conoscono persone volontarie, in grado di offrire le loro competenze morali ed organizzative per pianificare servizi funebri, che esulino dalla prassi codificata della liturgia in chiesa, basta solo sapersi informare, anche perché il funerale civile, in un’epoca, come la nostra, di generale crisi delle fedi rivelate, si sta imponendo come un fenomeno di massa.

E’ meglio affrontare il problema del funerale con un certo “scaramantico” anticipo, siccome, sempre più spesso l’impatto con il mondo delle onoranze funebri è dovuto ad una morte improvvisa e terribilmente dolorosa, frangente in cui è quasi impossibile rimanere freddi e lucidi per impostare il canovaccio della cerimonia.
Di norma l’operatore che, se il decesso è avvenuto a domicilio, provvede alla raccolta della salma per trasferirla nella camera ardente della funeral home è anche il soggetto, designato dall’impresa,  garante per tutte le fasi di predisposizione e svolgimento del mesto rito.
A lui, solitamente, sono affidati i compiti di relazione con l’utenza; non sei comunque tenuto, se non ti fidi, a rapportarti con lui. Puoi sempre trattare con gente diversa, anche di un’impresa differente, ricorda, come consumatore puoi sempre cambiar idea, si no all’ultimo momento utile.
Chi paga è il vero padrone del funerale!

In merito alla destinazione ultima della salma, bisogna sapersi muovere tra le due grandi opzioni di fondo: cremazione oppure sepoltura tradizionale?
Se, per diverse ragioni, soprattutto ideali, si accantona l’incinerazione, in quale cimitero si terrà l’affidamento delle spoglie alla terra?
La tua famiglia in lutto dispone di una tomba di famiglia o di una cappella gentilizia?
Se sì, è necessario conoscere gli estremi dell’ultimo feretro ivi seppellito e quanto tempo sia già trascorso. A chi appartiene la titolarità dell’eventuale concessione perpetua e, fatto ancor più importante, chi detiene la documentazione legale?
Se ti sei orientato in favore della cremazione, devi decidere come disporre delle ceneri dopo la cerimonia: due sono le possibilità:
* dispersione delle stesse in un luogo apposito o di particolar significato sentimentale;
* tumulazione dell’urna in una celletta già esistente o da acquistare presso il gestore del camposanto.
Per un servizio di altissima qualità bisogna individuare una degna ambientazione della cerimonia: chiesa, oratorio cimiteriale, liturgia funebre svolta direttamente sulla tomba, camera ardente presso la casa funeraria o, addirittura a domicilio?

Si debbono anche considerare, con molta attenzione, sottofondo musicale o l’esecuzione di inni sacri per sottolineare i momenti più intensi del funerale.
Perché non stampare, sulla scorta del foglietto domenicale che si trova sui banchi delle chiese cattoliche, una piccola guida con i passaggi salienti (invocazioni, letture, canti, preci…) del rito?
Quante vetture occorreranno per il trasporto?
Di solito ogni veicolo di servizio, messo a disposizione dell’impresa, ospita comodamente.
Quale percorso dovrà seguire il corteo?
Si fermerà presso la casa del defunto, per una sosta simbolica o seguirà un differente tragitto, magari per giungere in un diverso posto caro, per tante ragioni, al de cuius ed alla sua famiglia?

Accertati preliminarmente di conoscere e valutare tutti gli elementi utili per definire con completezza l’allestimento della cerimonia.
Quando contatti l’impresa funebre dovresti aver già fatto mente locale su nome, cognome, eventuali soprannomi del de cuius, nonché età, data di nascita, data e luogo del decesso, indirizzo, e congiunti più prossimi da inserire nella necrologia.
Chi presenterà la documentazione all’ufficio di stato civile?
Chi provvede agli oneri amministrativi: tu personalmente oppure delegherai qualcuno?
Per chiamare l’impresa funebre, basati sulla sua riconosciuta professionalità.
Se te ne hanno parlato poco, o addirittura male, perché mai dovresti rischiare?
Se le sue promesse non ti soddisfano, nessuno ti vincola a doverti rivolgere alla prima impresa interpellata.
Sei hai tempo e l’idea ti garba, dovresti provare a convocare una piccola audizione preliminare per ogni organista o cantante che vorresti far intervenire durante la liturgia delle esequie.
Ti stupiresti di quanti falsi professionisti s’aggirino nell’atipico mondo delle onoranze funebri, inquinando la credibilità di tutto il settore.

Rifuggi con risolutezza dal mito dell’impresario tuttofare e dispotico che vuole imporre la sua volontà sui dolenti; è l’impresa ad esser alle tue dipendenze, a dover lavorare per te, il contrario sarebbe un’ipotesi quanto meno perniciosa.
Con l’impresa funebre si entra in un rapporto giuridico di tipo contrattuale, sino a quando l’impresario non abbia soddisfatto ogni tua richiesta formalizzata nelle varie clausole non ha adempiuto in toto le proprie obbligazioni e non può esigere alcun pagamento.
Se non hai mai visto e testato il metodo di lavoro, adottato dall’impresa, varrebbe la pena condurre una piccola indagine conoscitiva sul livello medio di soddisfazione tra la sua clientela, o, addirittura, partecipare ad un funerale apparecchiato da quest’ultima.
I migliori funerali che piacciono tanto al popolo, in certi casi, sono realizzati da emeriti saltimbanchi con lustrini, ballerine ed altri numeri circensi d’avanspettacolo di pessimo gusto, ma tu non stai pagando profumatamente l’impresario per un chiassoso varietà, tu, infatti, devi chiedere un servizio tranquillo e dignitoso, sempre che tu non voglia abbassarti a certi livelli decisamente pacchiani, tipici dei parvenus più provinciali e sguaiati.
Quando l’impresario arriva, o sono già in atto tutti i preparativi per la camera ardente, quali il trattamento estetico della salma oppure il trasporto, il tuo aver già deciso – in merito ai diversi problemi tipici dell’evento funerale – renderà l’intero processo, per quanto difficile, molto più agevole per tutti i partecipanti.
In effetti, giocando d’anticipo, sarai in grado di ridurre sensibilmente il tempo necessario e con l’impresario otterrai un maggior coinvolgimento personale nell’approntare tutte le fasi della cerimonia.
 

Written by:

Carlo Ballotta

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