Il Comune di Gorizia esternalizza i propri servizi funebri.
L’amministrazione municipale ha pubblicato l’invito a presentare manifestazioni d’interesse rivolto alle ditte del settore interessate a occuparsi sul territorio goriziano dei servizi di trasporto feretri e necroforato. Raccolte le adesioni, si procederà con la gara vera e propria, che sarà esperita con la formula della procedura ristretta a invito.
Attualmente il servizio è gestito in house dal Comune, con tariffe decisamente concorrenziali rispetto a quelle praticate dalle agenzie di pompe funebri private. L’esternalizzazione del servizio non dovrebbe portare a un aumento dei costi, almeno secondo quanto confermato di recente in Consiglio comunale dal sindaco Ettore Romoli, che ha assicurato come il carattere “sociale” del servizio sarà garantito, per consentire anche alle famiglie meno abbienti di dare al caro estinto un degno estremo saluto.
Il servizio pubblico di pompe funebri non comprende la realizzazione della lapide o dei manufatti marmorei che compongono la tomba, né la pubblicazione dei placcati che annunciano la scomparsa del defunto: servizi questi, che vanno affidati a una ditta privata.
Il pacchetto proposto dal Comune prevede la composizione delle spoglie in una bara, la stessa cassa da morto (in due versioni; quella più elegante costa 70 euro in più) e il trasporto dall’ospedale o dal luogo del decesso fino alla chiesa e di lì al cimitero, con la successiva inumazione. Il servizio prevede l’utilizzo di due autovetture: oltre al carro funebre, il Comune mette a disposizione anche un mezzo per gli spostamenti del sacerdote che celebra le esequie, con quattro necrofori a scortare il feretro.
Importo nettamente contenuto. Circa 1.200 euro euro più le marche da bollo necessarie per documenti e certificati.