Federico Graziano, 34enne di Taurano (di Nola, vicino a Napoli), titolare dell’omonima ditta di onoranze funebri, ed il suo dipendente, il 34enne Salvatore Caleindo, sono stati sottoposti a fermo perché avrebbero cercato, con minacce, violenze e bombe, di eliminare la concorrenza. Avevano preso di mira le agenzia del Nolano, dal Vallo di Lauro a Visciano, passando per Palma Campania, Liveri, Carbonara Di Nola e San Paolo Bel Sito. In base alle indagini coordinate dalla procura di Nola il Graziano come mandante e Caliendo come esecutore materiale, avrebbero attuato un disegno criminoso preciso per imporre il proprio dominio nel mercato locale del “caro estinto”. Si partiva dalle telefonate minatorie, per passare alle minacce dirette e alle violenze. Al culmine di questa strategia, le bombe collocate e fatte esplodere dinanzi le agenzie. Come accaduto lo scorso 9 settembre 2009, quando i militari dell’Arma hanno sopreso Caliendo (poi scappato e resosi irreperibile) mentre metteva un ordigno dinanzi una agenzia inaugurata un mese fa a Visciano. La bomba era probabilmente l’ultimo avvertimento, dopo altri episodi (comprese le telefonate minatorie ai due titolari della società). Questa mattina, i carabinieri di Nola, coadiuvati dalla compagnia di Baiano, hanno sottoposto a fermo per concorso in tentata estorsione continuata e aggravata, illecita concorrenza con minaccia e violenza, nonché porto e detenzione abusiva di materiale esplosivo Caliendo e Graziano, che sono ora a Bellizzi.