EFFS, la Federazione europea dei servizi funebri, che rappresenta i professionisti del settore funerario in tutta Europa, e che vede tra le Associazioni nazionali Feniof e Utilitalia Sefit, ha avanzato alla Presidenza del Consiglio europeo ed ai principali organi comunitari specifica richiesta per inserire gli operatori funebri, quale gruppo prioritario, per la somministrazione del vaccino atto a fronteggiare l’epidemia Covid.
Solo la Svezia e la Repubblica Ceca hanno, al momento, autonomamente definito tale categoria tra quelle prioritarie e sono pronte a partire con le vaccinazioni.
I servizi funebri, senza tale vaccinazione e con conseguente maggiore rischio di contrarre il virus, potrebbero portare ad una situazione emergenziale, soprattutto in quei Paesi, dove i funerali vengono normalmente svolti entro 24-48 ore o dove, tradizionalmente, le pompe funebri risultano essere piccole imprese.
In tali ambiti, se un dipendente contrae il virus, tutti, cioè l’agenzia funebre stessa deve andare in quarantena e chiudere.
È indiscutibile che tali operatori, proprio come gli addetti sanitari negli ospedali e nelle case di riposo, si occupino di casi di COVID19 ogni giorno, non solo gestendo i defunti, morti a causa o con COVID-19, ma anche operando a stretto contatto con i loro congiunti, che potrebbero essere – a loro volta – a rischio infezione.
Pur adottando tutte le protezioni necessarie, con i DPI richiesti, la categoria resta pertanto esposta ad un alto rischio di infezione ad ogni contatto.
Meritevole e condivisibile è l’obiettivo di EFFS di addivenire alla vaccinazione degli operatori funebri, prioritariamente, per poter continuare a fornire questo servizio essenziale ed estremamente importante alle famiglie in lutto.