Una serie di querele sono partite contro le dichiarazioni fatte dal presidente della Croce Verde Stefano Monachesi e dal consigliere regionale Angelo Sciapichetti. I due, dopo la visita della Finanza negli uffici di viale Indipendenza, avevano alluso a “mandanti, committenti e manovalanti”, sostenuto che il sistema delle onoranze funebri fosse “malavitoso”, rivolte varie espressioni dispregiative ai giornali che avevano pubblicato la notizia e annunciato vendetta: “Chi ci ha attaccato pagherà caro”. Intanto le imprese funebri della Provincia di Macerata non ci stanno e annunciano denunce per diffamazione nei confronti del Presidente della Croce Verde.
A Feniof e Federcofit non par vero di attaccare una pompa funebre costituita dal volontariato. “Abbiamo letto con meraviglia le meschine considerazioni, le offese e le stupidaggini — scrive Giovanni Caciolli, segretario nazionale di Federcofit —. Pensavamo che la cultura “mafiosa” che accredita all’avversario la qualifica di “infame” e lo minaccia di ogni possibile vendetta, fosse retaggio di altre zone e altri tempi, non della civile e democratica regione Marche. Evidentemente ci siamo sbagliati e i maceratesi si guardino dall’affidarsi a questi personaggi che dovrebbero tenere comportamenti più dignitosi e seri, soprattutto quando ricoprono cariche pubbliche, ben remunerate e coinvolgenti le massime Istituzioni del territorio. Perché, esimio Sciapichetti, il ‘‘sistema malavitoso di Macerata, della provincia e del resto d’Italia”, non è quello delle pompe funebri, aduse a pagare stipendi, tasse e ogni onere”. E ora si attendono le reazioni del sistema del volontariato …