Sono oltre 700 le imprese funebri attive in Lombardia al secondo trimestre 2012, tra pompe funebri (599 imprese ) e commercio di articoli funerari e cimiteriali (126) e pesano l’11,7% sul totale italiano di settore. Un comparto che, nonostante la crisi, cresce dell’1,5% tra 2011 e 2012.
La provincia lombarda che concentra il maggior numero di imprese è Milano (207, 28,6% lombardo) seguita da Brescia (135 imprese, 18,6%) e da Bergamo (64 imprese, 8,8%). Lecco (+9,5%) e Mantova (+4,9%) le province che in un anno crescono di più in percentuale.
Un business quello delle pompe funebri in cui oltre una impresa su cinque (il 20,9%) in Lombardia ormai è in mano alle donne anche se i giovani sono ancora pochi (6%) e solo il 2,5% ha titolare straniero.
E in provincia di Milano sono 207 le imprese attive nel 2012 con un’attività legata alla ricorrenza dei defunti, tra pompe funebri ed attività connesse (182) e commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali (25), e pesano il 28,6% del totale regionale registrando una crescita del 2% in un anno. Tra le province italiane Milano è al quarto posto per numero di imprese funebri attive, con una quota del 3,3% sul totale nazionale, dopo Roma (6,1%), Torino (4,4%) e Napoli (3,5%) e seguita da Salerno (2,4%), Palermo, Cosenza e Bari con il 2,3% ciascuna.
Dati che emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese a giugno 2012 e 2011.
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