Come fare la detrazione fiscale per i funerali pagati nel 2015 e anni seguenti

Si è aperta lunedì 2 maggio la “seconda fase” della dichiarazione dei redditi per chi si è avvalso del 730 precompilato (disponibile online dal 15 aprile scorso).
Da ora in poi, infatti, il modello potrà essere ritrasmesso alle Agenzie delle Entrate così com’è o modificato e integrato con nuovi dati.

Per fare le modifiche o aggiungere detrazioni varie non considerate dal Fisco i circa 20 milioni di contribuenti (questa la platea potenziale) interessati potranno o intervenire sul modello da soli dal proprio pc oppure avvalersi dell’aiuto di un intermediario abilitato (commercialista privato o Caf).
Per tutti comunque il termine ultimo per riconsegnare la dichiarazione è fissato al 7 luglio.

Al secondo anno di esperienza, il 730 precompilato online predisposto dall’Agenzia delle entrate interessa essenzialmente i lavoratori dipendenti e i pensionati. Ma riguarda anche: persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, soci di cooperative, sacerdoti della Chiesa cattolica, giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive, persone impegnate in lavori socialmente utili, lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno, personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato, lavoratori che posseggono soltanto redditi di co.co.co. e produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta.

Devono presentare il modello 730/2016 anche i contribuenti che nel 2015 hanno percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati a quelli di lavoro dipendente, redditi di terreni e fabbricati, redditi di capitale e redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA.

Il modello precompilato è ora disponibile on line, sul sito www.agenziaentrate.gov.it. Per accedere a questa sezione è necessario essere in possesso del codice Pin, che può essere richiesto online, per telefono al numero verde 848.800.444, oppure nelle sedi territoriali presentando un documento di identità. Il contribuente può accedere alla propria dichiarazione precompilata utilizzando anche le credenziali dispositive rilasciate dall’Inps e la Carta Nazionale dei Servizi o tramite il proprio sostituto che presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista abilitato.

Il 730 precompilato viene predisposto dall’Agenzia delle entrate usando tutte le informazioni disponibili sul contribuente nella rete informatica che raccoglie i dati da assicurazioni, banche, aziende, Regioni, Agenzie statali (il Catasto, per esempio). Dalla CU, la Certificazione Unica (un documento che i sostituti d’imposta devono consegnare ai lavoratori entro febbraio), per esempio, derivano tutti i dati sulla composizione del nucleo familiare, le eventuali detrazioni per familiari a carico, i redditi “fissi”, ecc.

Termine entro cui presentare il modello 730 precompilato

Il modello 730 precompilato deve essere presentato al Fisco a partire dal 2 maggio ed entro il 7 luglio 2016 (salvo eventuali proroghe) in due diverse modalità: direttamente tramite il sito web dell’Agenzia delle Entrate, accettandolo così com’è stato compilato, oppure modificandolo o integrandolo con altri dati. In alternativa si può presentare attraverso il sostituto d’imposta, il Caf o un professionista, previa consegna di un’apposita delega.

Le detrazioni inserite

L’inserimento, da parte dell’Agenzia delle Entrate, delle spese sanitarie, oltre ad altre spese (universitarie, funebri, ecc.) per la relativa detrazione IRPEF, è la novità più importante del modello 730/2016.
Nella dichiarazione dei redditi 2016 è possibile inserire le spese funebri al pari di altre spese detraibili come quelle sanitarie, veterinarie e scolastiche.
Tutti coloro che nel corso del 2015 hanno sostenuto dei costi per effettuare uno o più funerali hanno quindi diritto a detrarre le spese funebri tramite modello 730 o Unico 2016.
I contribuenti hanno potuto visualizzarle direttamente online, a partire dal 15 aprile 2016, dal proprio cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
La novità relativa alle spese funebri è che potranno essere detratti i costi sostenuti per qualunque persona, anche se non si tratta di un parente.
Viene riconosciuta la detrazione del 19% per un importo non superiore a 1550€ per ciascun funerale. È quindi possibile detrarre le spese funebri per qualunque persona e non più soltanto per i familiari.
Per inserire le spese funebri nel modello 730/2016 si fa riferimento al quadro E, al rigo intitolato “Spese funebri”.
Per poter detrarre le spese funebri entro la scadenza della dichiarazione dei redditi 2016 i contribuenti devono procedere alla seguente compilazione:
Modello 730/2016: righi tra E8 e E12, codice spesa 14;
Modello Unico/2016: quadro RP da 8 a 14 della sezione I, codice spesa 14.
A prescindere dal modello utilizzato, ricordiamo che la detrazione delle spese funebri è ammessa solo per quanto riguarda i costi del funerale.
In pratica non sono detraibili le spese effettuate prima del funerale, come ad esempio l’acquisto di un loculo o di una tomba familiare, o quelle di esumazione e reinumazione di resti mortali, ma solo quelle sostenute in occasione del decesso (quindi ricevuta del versamento effettuato al comune per i diritti cimiteriali, fattura dell’agenzia di pompe funebri, fiori, necrologi…).
Nel caso in cui la spesa sia stata sostenuta da più contribuenti, la detrazione complessiva va suddivisa tra quelli che hanno contribuito alla spesa per il funerale.
Se la fattura emessa dall’agenzia funebre è intestata a una sola persona ma anche altri hanno messo la loro quota, bisogna riportare sulla ricevuta un’annotazione firmata dall’intestatario che certifichi che l’importo è stato pagato da più persone.
In tal modo chi vuole detrarre le spese del funerale dalla dichiarazione dei redditi 2016 dovrà ottenere copia della fattura e utilizzarla poi come documentazione di spesa.
Per quanto riguarda le tempistiche di pagamento, vale il criterio di cassa, per cui se il funerale è stato fatto a fine 2015 ma si è pagato nel 2016, andrà inserito nella dichiarazione dei redditi riguardanti il 2016, e quindi con 730/2017.

I vantaggi per il contribuente

Il vantaggio fondamentale per il contribuente (oltre a quello relativo all’ulteriore semplificazione nella compilazione del modello) è legato ai controlli. Infatti, se il 730 precompilato viene presentato senza effettuare modifiche, direttamente oppure al sostituto d’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sulle spese comunicate all’Agenzia dai soggetti che erogano mutui fondiari e agrari, dalle imprese di assicurazione e dagli enti previdenziali (interessi passivi, premi assicurativi e contributi previdenziali). Se il 730 precompilato viene presentato, con o senza modifiche, al Caf o al professionista abilitato, i controlli documentali saranno effettuati nei confronti di questi ultimi.

Per approfondimenti

  • Il sito dell’Agenzia delle Entrate
  • Il Manuale delle istruzioni

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