Riceviamo e pubblichiamo:
Tre addetti alla camera mortuaria dell’ospedale di Belcolle (VT) sono agli arresti domiciliari per aver ricevuto tangenti da titolari e addetti di agenzie funebri compiacenti, in cambio dell’intermediazione con i familiari dei pazienti deceduti in ospedale per l’affidamento del servizio funebre.
Non è la prima volta che viene scoperto un mercato sul caro estinto fatto di tangenti.
Fin dal 2001, quando lo scandalo scoppiò a Torino, il Codacons denunciò come le tangenti delle camere mortuarie riguardassero tutto il territorio nazionale.
Per un milione di lire all’epoca infermieri corrotti trasmettevano notizie sui decessi alle agenzie di funebri che si scaraventavano come avvoltoi sui parenti.
L’associazione, che denuncia come il fenomeno sia diffusissimo in tutta Italia, ricorda come l’Antitrust, nel maggio del 2007, aveva evidenziato gravi distorsioni del mercato auspicando una netta separazione tra le gestioni pubbliche delle camere mortuarie e dei cimiteri e le attività commerciali delle onoranze funebri.
Il business del caro estinto genera un giro d’affari annuo di oltre 3 miliardi e mezzo di euro per più di 5.000 imprese funebri Per questo chiediamo, alla luce degli ultimi avvenimenti, indagini a tutto campo negli ospedali italiani, allo scopo di accertare altri giri di tangenti a danno dei cittadini.
Codacons