La squadra mobile di Caserta e i carabinieri di Castello di Cisterna (Na) hanno eseguito questa mattina, nell’ambito di una indagine coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Napoli, due misure cautelari firmate dal gip, per concorso in omicidio, detenzione e porto d’armi, nei confronti di Giuseppe Setola, 40 anni, e Davide Granato, 35 anni, entrambi detenuti. Gli arresti sono legati agli omicidi di Lorenzo Riccio, 47 anni, e di Stanislao Cantelli, 40, compiuti dal “Gruppo Setola”, rispettivamente, il 2 ottobre 2008 a Giugliano (NA) ed il 5 ottobre 2008 a Casal di Principe (CE). Riccio fu assassinato a colpi d’arma da fuoco all’interno dell’agenzia funebre “Onoranze Funebri Russo”, in via Oasi Sacro Cuore di Giugliano, dove lavorava come ragioniere. Le indagini permettevano di inquadrare l’omicidio nella strategia stragista attuata dal “Gruppo Setola” e volta ad attuare una vendetta nei confronti dei titolari dell’agenzia, Luciano Russo e Sabatino Salvatore Russo, rispettivamente padre e figlio, probabili vittime predestinate. Luciano Russo, infatti, molti anni prima, quando gestiva agenzie di pompe funebri anche a Parete e Trentola Ducenta (CE), era rimasto vittima di atti intimidatori e di richieste estorsive da parte del “Clan dei casalesi – gruppo Bidognetti”. L’imprenditore, con le sue denunce, aveva permesso l’arresto, nel dicembre del 1993, e la successiva condanna a 9 anni di reclusione di Francesco Bidognetti, detto “Cicciotto e mezzanotte”, all’epoca titolare di una ditta di onoranze funebri, “La Concordia s. r. l.” di Casal di Principe. Dopo pochi giorni, anche Cantelli veniva raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco mentre si trovava all’interno di un circolo ricreativo di Casal di Principe, e ancora una volta l’omicidio andava inquadrato come una ritorsione attuata da Setola contro i collaboratori di giustizia Alfonso Diana, 44 anni, e il fratello Luigi, 42, entrambi di Casal di Principe, di cui la vittima era zio materno.
Fonte: AGI