Avrebbe ucciso tre persone anziane e malate, iniettando dell’aria nelle arterie mentre le trasportavano in ambulanza, per potere poi offrire ai familiari i servizi a pagamento di onoranze funebri ottenendo un ‘regalo’ di 300 euro.
E’ l’accusa contestata a una persona, vicina al clan Mazzaglia-Toscano-Tomasello’ arrestata dai carabinieri di Paternò per omicidio volontario in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Catania su richiesta della locale Procura nell’inchiesta ‘Ambulanza della morte’.
Nel provvedimento del Gip si sottolinea come l’uomo abbia commesso i reati “con l’aggravante di aver agevolato le attività illecite sia dell’associazione di tipo mafioso operante in Biancavilla e storicamente denominato clan Mazzaglia-Toscano-Tomasello, sia dell’associazione di tipo mafioso operante in Adrano denominato clan Santangelo”.
L’indagine, denominata ‘Ambulanza della Morte’, costituisce naturale prosecuzione di indagini dei carabinieri disposte dalla Procura di Catania su Biancavilla.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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