Casal di Principe: in prigione per estorsione a ditta di pompe funebri

La Squadra Mobile della Questura di Caserta ha dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal GIP di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Mario De Luca, 50enne di Casal di Principe, pluripregiudicato per associazione per delinquere, estorsione ed altro, poiché gravemente indiziato di tentata estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso.
Il citato provvedimento segue un altro provvedimento cautelare, emesso il 1 ottobre per i medesimi fatti, eseguito il giorno seguente dalla Squadra Mobile di Caserta e dai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe nei confronti di Giovanni Improda.
Le indagini che hanno portato all’emissione dei provvedimenti, hanno consentito di accertare che Improda e De Luca, in concorso tra loro, si sono resi responsabili di un tentativo di estorsione, realizzato nel febbraio 2018, nei confronti dei titolari di una nota impresa di onoranze funebri operante a Casal di Principe.
Gli arrestati hanno dapprima avvicinato i dipendenti dell’azienda e, con atteggiamenti minacciosi ed intimidatori, hanno ottenuto l’incontro con uno dei soci titolari della ditta.
“Sappiate che da oggi sulla piazza […] ci sono io, comando io, e quindi se volete continuare a lavorare con i funerali, dovete darci qualcosa anche a noi” ha detto Improda, per poi continuare, in risposta alla richiesta di chiarimenti della vittima:
“Ora sulla zona ci sto io, hanno messo me e comando io, quindi per ogni funerale dovete venire da me a trattare altrimenti vi faccio tornare indietro i carri funebri”.
Nella circostanza, De Luca si presentava come “Marco di Casale”, così evocando l’appartenenza al clan dei “casalesi” al fine di rendere maggiormente esplicita la natura della richiesta estorsiva

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2 thoughts on “Casal di Principe: in prigione per estorsione a ditta di pompe funebri

  1. X Gianna,

    salvo diverse disposizioni del regolamento municipale di polizia mortuaria o atti (accordi) inter-privatistici di dubbia legittimità (gli atti inter vivos sui sepolcri privati sono vietatissimi!) già “PRESTARE” un loculo configura una violazione all’art. 93 comma 1 del regolamento nazionale di polizia mortuaria di cui al D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, passibile di decadenza sanzionatoria.
    Ad ogni modo l’estumulazione straordinaria finalizzata al trasporto ad altra forma di sepoltura, secondo diritto e giurisprudenza costante, può esser richiesta solo dai più stretti congiunti del de cuius da “sfrattare”: jure coniugii ed in subordine jure sanguinis. A volti gli atti di disposizione sui feretri già tumulati e la mera titolarità della concessione possono divergere anche pesantemente, rendendo il concessionario impotente nel poter fruire del sepolcro privato a lui stesso intestato.

  2. vorrei sapere se e possibile estumulare una salma deceduta tre anni fa, e tumulata su un loculo prestato, perche’ al momento del decesso il comune non disponeva di loculi cimiteriali da dare in concessione. ora il concessionario del loculo prestato rivuole il loculo ma il comune non ha ancora loculi a disposizione in quanto ancora in costruzione. Si chiede se è possibile estumulare la salma per essere poi inumata?

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