Cantù. Sentenza chiarisce che non può essere Sindaco chi ha parenti stretti che hanno vinto appalti per il Comune

Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato dal sindaco di Cantù, Edgardo Arosio, contro la sentenza del Tar che dava ragione all’impresa Zanfrini, del fratello Armando, riassegnando l’appalto di trasporto funebre. Una decisione destinata a far tornare nuovamente al voto la città visto che per legge non si possono assegnare, pena la decadenza, appalti pubblici a parenti e affini entro il secondo grado.
Ora il Consiglio Comunale si dovrà riunire per prendere atto della decadenza del sindaco, non più compatibile con il suo incarico.
La prima data utile potrebbe essere la primavera prossima, fino ad allora ad amministrarla potrebbe esserci o il commissario prefettizio o un vicesindaco.

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