I carabinieri, dopo due anni di indagini, hanno denunciato sei persone: due sono operatrici dell’Ulss 6, responsabili delle camere mortuarie di Noventa e Vicenza, mentre gli altri quattro sono i titolari e dipendenti di imprese di pompe funebri.
Il sistema sembra fosse il solito: un decesso, un funerale da organizzare, un’onoranza caldamente raccomandata ai parenti, incapaci di accorgersi di essere pilotati e la bustarella.
Per le ditte concorrenti il trattamento opposto: secondo i militari sarebbero state ostacolate in tutti i modi, tanto da farle passare per poco affidabili e professionali. E proprio dal titolare di una di queste sarebbe partita la segnalazione che ha fatto scattare le indagini. Un lavoro complesso, che è durato quasi due anni e che si è concluso nei giorni scorsi.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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